Credevate davvero che il “Sell in may and go away” fosse solo un proverbio?

Stefano Fanton Stefano Fanton - 13/08/2018 16:37

Credevate davvero che il “Sell in may and go away” fosse solo un proverbio? Con i recenti ribassi del nostro listino la raccomandazione, ancora una volta, si è rivelata corretta. Rimane solo da stabilire quanto durerà la fase “go away”, ovvero quando rientrare in posizione.
 
Se diamo uno sguardo grafico all’indice FTSE MIB le sorprese sono ben poche, e i corsi sembrano diretti in area 20550 per poi trovare ulteriore supporto a quota 20.000, poco più di una cifra rotonda però.
 
Per usare un altro proverbio di Borsa si può dire che se non si sale prima o poi si scende, già perché quota 24.000 pluritestata ma mai violata con convinzione, ha portato i corsi a scendere e poi a lateralizzare con il ruolo dei 24mila punti passato di testimone a 22.500. E qui i test sono durati settimane con l’ovvia osservazione che se non si riesce a superare una resistenza intermedia nonostante i mercati Americani positivi chissà cosa succederà al minimo accenno di storno degli States.
 
In aiuto della situazione di debolezza relativa del nostro indice è arrivata la notizia della Lira Turca, capace di deprezzarsi velocemente e di costruire serie ipoteche su molti titoli bancari esposti nell’area.
 
E quindi il nostro listino, bancocentrico da sempre, scende anche se sembra capace di farlo per una combinazione duplice di vendite e di mancanza di acquisti, poca battaglia quindi.
 
Qui la scelta si riduce a poche variabili che però sono fondamentali. O si considera l’indice inviato in una spirale ribassista con il “gap Macron” come primo target o si considera lo storno per quello che è per un rialzista, un ribasso prima di un nuovo test delle resistenze.
 
In altri termini si deve decidere se aspettare ulteriori ribassi considerando la fase attuale solo il preludio della tempesta o si considera il movimento attuale come un’occasione per entrare a mercato, immaginando una ripresa nei mesi futuri.
 
Certo, ci sarebbe anche la terza via, quella dell’inazione, ben diversa dall’attesa strategica, una via però che appare poco adatta a un trader, chiamato sempre a tracciare scenari ipotetici e ad applicargli sopra le probabilità stimate.
 
Io, capacissimo di sbagliare come tutti, propendo per il secondo scenario, a mio avviso il più probabile nei mesi futuri, quindi un ribasso che è occasione di ingresso a mercato. Qui però il distinguo è d’obbligo perché occorre selezionare attentamente i temi dando anche, eventualmente, spazio a qualche strategia rischiosa.
 
Va inoltre notato che Saipem sta dimostrando una forza relativa eccellente, tenendo le quotazioni sopra 4,40 euro e mostrando al mercato quindi una forza considerevole in questi giorni.
 
Bene, visto che su Saipem le strategie sono state ampiamente discusse nei mesi e nelle settimane scorse e che quindi non resta che passare all’incasso alle prossime scadenze non resta che selezionare altri temi.
 
In una fase di storno scelgo quindi come prima ricerca di concentrarmi sull’indice FTSE MIB che aveva ben pochi prodotti interessanti 5 punti percentuali fa ma che potrebbe avere qualche finestra operativa aperta dai recenti ribassi.
 
Come immaginavo ci sono diverse occasioni riaperte molto interessanti, passo a descrivere la più interessate sull’indice FTSE MIB.
 
DE000HV40D70, un Bonus Cap sull’indice FTSE MIB che nel momento in cui scrivo, con l’indice a 20780 è una ghiotta occasione. Permette infatti un rendimento “monster” del 18,79% su base annua ed effettivo del 6,64% poiché scade il 21 dicembre 2018. LA barriera è a 17 punti percentuali a 17260,5975 Il bonus è a 106,8 e si compera circa a 100.
 
Davvero un’ottima occasione per chi ha una view non catastrofica sul nostro indice, 17 punti percentuali non sono moltissimi ma nemmeno pochi, in particolare in circa 4 mesi di vita residua del prodotto.
 
L’occasione “equivalente” come prodotto e caratteristiche ma su Saipem è DE000HV40CQ4 che consente in 4 mesi di vita residua di spuntare un 2% avarissimo. Si, ma su base annua è un 6% e con barriera a circa il 40% di distanza. Non è male come impiego a brevissimo dal rischio atteso basso.
 
E sui bancari? Il focus dovrebbe essere almeno duplice, sia su Unicredit che su Intesa, entrambi titoli con forti movimenti negli ultimi temi. Cerco 1 prodotto per titolo e inizio da Unicredit.
 
La mia scelta in Hit List cade su DE000HV402Y5, un Bonus Cap su Unicredit con scadenza il 18/12/2020, barriera al 41% posta a 7,885 e bonus potenziale a 125.
Lo si compera a 99 in lettera nel momento in cui scrivo, con il titolo a 13,4 ancora in calo di un paio di punti. Il rendimento atteso è pari al 26,7% pari a un 11,7% annuo, a patto che la barriera rimanga inviolata ovviamente. Direi che come prodotto con scadenza elevata è molto interessante.
 
E su Intesa? Qui scelgo di mettere in Hit List un prodotto completamente diverso da quelli visti finora, un prodotto rischiosissimo ma con rendimenti enormi e che quindi va seguito con le dovute cautele. Ma va seguito. Il codice ISIN è DE000HV40CE0, un Bonus Cap su Intesa che scade a dicembre 2018, il 21 precisamente e con barriera a 2,1375 e quindi distante 5,7 punti percentuali. Dinamite pura. Infatti lo si compera, con il titolo a 2,264 in calo dell1,35% a 87,7 con un bonus a 113. Già, circa il 30% di rendimento che annualizzato è quasi il 90% a fronte di una barriera di meno di 6 punti.
Come tradare questo interessantissimo prodotto? Evidentemente occorre entrare con piccole size e incrementarle quando il titolo smetterà di scendere, se poi la barriera dovesse essere toccata diventerà un semplice replicante del sottostante. Ma un rendimento del genere su un titolo impostato come Intesa va seguito, se non altro per capire come questi prodotti dinamite si muovano in situazione di stress delle quotazioni. Perfetto quindi per un rimbalzo atteso.
 
Una sequenza di prodotti molto diversi tra loro che poi ognuno dovrà valutare come e se inserire nel proprio portafoglio di certificati. Secondo la view attesa ma, soprattutto, secondo la propria indole perché il rischio, è bene ricordarlo, è sempre stimato. Sempre.
 
VARIE
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