Eni balzo del +3%, secondo trimestre in crescita

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 26/07/2024 09:52

Eni ha concluso il secondo trimestre con una notevole crescita di produzione e un costante miglioramento del portafoglio di esplorazione e produzione (e&p). L'utile netto adjusted, seppur in calo, supera le aspettative, attestandosi a 1,5 miliardi circa nel trimestre e a 3 miliardi nel semestre. L'utile operativo proforma adjusted si è attestato a 4 miliardi. 

Risultati trimestrali in dettaglio

Nel secondo trimestre, la produzione di idrocarburi è aumentata del 6%, raggiungendo 1,712 milioni di barili di petrolio equivalente al giorno. Questo è dovuto al costante incremento dei volumi dei progetti in Costa d'Avorio e al floating LNG in Congo, insieme a un maggior contributo dalla Libia e alla completa integrazione di Neptune. Per l'anno in corso, Eni prevede una produzione nel range alto delle stime, tra 1,69 e 1,71 milioni, e ha aumentato la stima dell'Ebit adjusted a 15 miliardi. 

Buyback

L'ultima assemblea degli azionisti ha approvato un dividendo di 1 euro per azione per il 2024, con un aumento del 6% rispetto al 2023. La prima rata trimestrale del 2024, pari a 0,25 euro per azione, verrà pagata il 25 settembre, con stacco cedola due giorni prima. Il piano di buyback del management per il 2024, che prevede un importo di 1,6 miliardi, è confermato. Tuttavia, si prevede una strategia di riacquisto più veloce rispetto alle previsioni iniziali. Allineandosi alla politica di distribuzione e tenendo conto del previsto calo del debito netto grazie ai progressi nel piano di dismissioni, Eni sta considerando un ulteriore aumento fino al limite massimo del 35% dell'intervallo di distribuzione del flusso di cassa operativo adjusted di budget. Questo corrisponderebbe a un possibile aumento del valore del buyback di 500 milioni.

L'AD

Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha commentato i risultati come "superiori alle attese". Ha inoltre dichiarato: "Nonostante il contributo del portafoglio sia stato relativamente contenuto nel secondo trimestre, il debito netto è calato. Con i disinvestimenti in corso, prevediamo un leverage significativamente inferiore a 0,2 a fine anno, meglio delle nostre aspettative iniziali. Questo ci permetterà di accelerare il piano di riacquisto di azioni proprie da 1,6 miliardi, confermando la nostra capacità di realizzare sia gli obiettivi di crescita del business, sia quelli di remunerazione degli azionisti".

Eni +3% 

Il titolo in borsa si avvia con un balzo del +3% riconquistando i massimi di inizio mese a quota 14.45.

(Redazione)

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