S&P500, pronti alla caduta? Il punto sul mercato Forex

Finanza Operativa Finanza Operativa - 01/04/2015 14:26

A livello di macrotemi non abbiamo nessuna novità di sorta da segnalare e per quanto concerne le tematiche di politica monetaria e le divergenze tra Fed e BCE abbiamo effettuato molti ragionamenti in maniera approfondita. E’ adesso il caso di cominciare a concentrarsi sui dati relativi al mercato del lavoro che ci verranno comunicati venerdì, alle ore 14.30 e che potrebbero portare a movimenti importanti sia sul valutario che sulle borse, con quest’ultime sotto i riflettori a causa dell’enorme interrogativo che attanaglia gli investitori: “i listini americani sono pronti allo sciacquone finale?”.


Questa notte l’S&P500 si è avvicinato pericolosamente ai supporti di breve e medio periodo, approfondendo il movimento di discesa accentuatosi in serata e toccando per la quarta volta nel corso dell’ultimo mese l’area di supporto passante per 2,040.0, seguendo l’andamento del Nikkei (ancora da considerare in correzione) ed andando a completare una figura di potenziale testa e spalle ribassista (visualizzabile su time frame da 4 ore in su).


Dal punto di vista tecnico questa figura non si va ad esplicare secondo i canoni accademici statisticamente riconosciuti, ma possiamo annoverarla tra le figure “simili all’originale”, soprattutto dal punto di vista di significato della price action. Siamo infatti di fronte ad un trend rialzista di lungo periodo, con questa potenziale figura che non va a posizionarsi in maniera isolata all’interno di esso (se fosse verificata si tratterebbe della fine del trend) ma che segue altri periodi di congestione, con indicazioni che però risultano abbastanza chiare dal punto di vista del fallimento di compimento di nuovi massimi, almeno per il momento. Si tratta di seguire con attenzione la cosiddetta neckline (linea del collo), passante per area 2,040.0, in quanto in caso di suo superamento potrebbe essere possibile assistere a tentativi di accelerazione verso le aree di supporto precedenti, ben visualizzabili sul grafico a 4 ore in pagina, con area 2,025.0/2,030.0 come potenziale scoglio intermedio.


Questo scenario (sul quale, operativamente, proteggersi con degli stop sopra i punti di rottura, pronti a considerare delle ripartenze dei prezzi oltre area 2,090.0) potrebbe non risultare propedeutico a inversioni definitive del trend, ma vale la pena seguirlo attentamente, soprattutto in virtù delle pubblicazioni di venerdì, sulle cui relazioni con gli indici dal punto di vista di sentiment degli investitori e di flussi di capitale, ragioneremo tra domattina e venerdì (chi ci segue regolarmente ha già avuto modo di conoscere ilo nostro pensiero a riguardo).

 

EurUsd Prezzi nei pressi della media a 21 oraria e sotto la 100, con aree di resistenza statiche passanti tra 1.0790 e 1.0820, all’interno delle quali poter ipotizzare degli acquisti di dollaro americano per ritorni verso 1.07 ¾, 1.0730 ed i minimi, che se raggiunti con stocastico orario lontano dall’ipervenduto e con un 4 ore girato in ipervenduto potrebbero lasciare spazio a tentativi di approfondimento ulteriori, verso area 1.0690 (questi potenziali target possono risultare validi anche in caso di ripartenza diretta a ribasso del movimento). Nel momento in cui le quotazioni dovessero superare a rialzo le resistenze, l’idea è quella di non pensare a giri di eventuali posizioni corte prima del raggiungimento di area 1.0845.
 

UsdJpy Ottima tenuta nella notte del livello di resistenza studiato lunedì che, una volta rotto, ha iniziato a funzionare da supporto. Tecnicamente siamo in attesa di evoluzioni dei prezzi che possono far valutare delle impostazioni operative, attualmente l’idea è quella di seguire eventuali raggiungimenti di area 119 ¼, oltre la quale potrebbero evidenziarsi tentativi di movimenti ribassisti o dei massimi sotto area 120.50, sui quali aggiorneremo le nostre analisi. All’interno della Trading Room (ore 9.30) ragioneremo più approfonditamente sulla questione.
 

GbpUsd Cable confuso, che apre le porte alla lettura di un grafico di AudUsd (dal punto di vista operativo) per completare il quadro dollaro americano – major più liquide. Siamo di fronte infatti a prezzi in una fase di congestione laterale, sulla quale potrebbe essere possibile ragionare soltanto su time frame piccoli (15 minuti), dove vengono evidenziati dei piccoli supporti in area 1.4835 che in caso di tenuta potrebbero condurre verso i massimi di stanotte e 1.4900 in caso di loro superamento. In caso di rottura ribassista di area 1.4815 i prezzi potrebbero tentare delle estensioni verso 1.47 ¾ e 50.
 

AudUsd
Attenzione al dollaro australiano, vicino in modo pericoloso ai supporti di lungo/medio/breve periodo, i quali si muovono tra area 0.7560 e 0.7600, in quanto se rotti potrebbero condurre a tentativi di ridimensionamenti ulteriori dei prezzi, che andrebbero tra l’altro a sposare i desiderata della RBA (la quale ha dichiarato apertamente di volere un dollaro australiano più debole rispetto alle altre valute) fino a raggiungere potenzialmente l’area di 0.7490. Sul fronte intraday continuano i rimbalzi tecnici rialzisti all’interno di un pulito movimento di ribasso, che trova nell’area che si distribuisce tra 0.7640 e 0.7660 delle resistenze statiche che potrebbero condurre a tentativi di rottura a ribasso, valutabili anche in caso di passaggio diretto di area 0.7605 (per chi fosse più aggressivo e volesse tentare l’anticipo di rotture ribassiste dei minimi, più significative dal punto di vista tecnico). Nel momento in cui le quotazioni dovessero superare a rialzo l’area di 0.7685 potrebbe essere possibile considerare eventuali accelerazioni verso 0.7715.

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