Tra i bancari Unicredit oggi perde terreno, mentre sale in controtendenza Intesa Sanpaolo. Qual è la sua view su questi due big del settore bancario?
Unicredit da un punto di vista tecnico al momento sta seguendo un movimento laterale che però più che un consolidamento potrebbe configurare una flag, ossia una bandiera di continuazione.
Questa figura tecnica si avvererà solo con l’eventuale superamento della resistenza in area 3 euro, oltre cui Unicredit potrebbe ulteriormente salire verso area 3,4/3,65 euro.
A chi volesse acquistare il titolo suggerirei di fissare uno stop loss all’eventuale violazione dei 2,7 euro, livello dove passa attualmente la media mobile a 21 giorni.
La bandiera che sta disegnando Unicredit è stata già completata da Intesa Sanpaolo che ha iniziato a salire. Il movimento ha tutte le carte in regola per proseguire con target a quota 2,8 euro dove c’è una resistenza statica di medio termine molto importante.
Lo stop loss per ingressi long su Intesa Sanpaolo andrà posizionato all’eventuale violazione della media mobile a 21 giorni che al momento transita in area 2,4 euro.
Dopo essere stato il miglior titolo del Ftse Mib nel 2016, STM anche oggi sta perdendo terreno. Si aspetta ulteriori ritracciamenti nel breve? Quando valutare nuovi acquisti?
STM al momento sta correggendo con volumi decisamente inferiori alla media e questa correzione è senza dubbio salutare. Nel breve lo storno potrebbe proseguire fin verso i 9,3/9 euro, ma una volta arrivato su questi livelli il titolo potrebbe riprendere la corsa al rialzo.
L’indice Sox sta andando bene, per cui a mio avviso per STM si tratta solo di una momentanea correzione tecnica. Al rialzo una volta oltrepassata quota 10,5 euro, avremo un primo target a 12/12,2 euro, motivo per cui si possono valutare nuovi acquisti attendendo però qualche seduta prima in attesa di capire dove si arresterà la correzione dei corsi.
Ci sono dei titoli che vuole consigliarci in questa fase a Piazza Affari?
Al di fuori del paniere delle blue chips consiglio di guardare a Geox che nella prima metà di dicembre ha oltrepassato a quota 1,9 euro la trendline discendente di medio-lungo termine. In seguito il trend è stato confermato anche dalla violazione a quota 2,075 euro della resistenza statica di breve-medio termine. Questo movimento ha confermato l’inversione rialzista iniziata con la prima settimana di dicembre e che potrebbe spingere i corsi di Geox verso 2,4 euro in prima battuta e in seguito a 2,5 euro, segnalando come ultimo target quota 3 euro.
Per eventuali acquisti suggerisco di fissare uno stop loss a 2,1 euro.
Torno a parlare di Enav che sembra aver invertito la rotta e ciò è stato confermato a metà dicembre dall’incrocio al rialzo a 3,25 euro della media mobile a 50 giorni. Il titolo ora sta testando la resistenza statica dei 3,4 euro, oltre cui potrebbe allungare il passo verso i 3,6/3,66 euro in primis e in seguito puntare verso i massimi in zona 3,8 euro.
Gli acquisti dovranno essere corredati da uno stop loss che andrà fissato alla violazione del supporto dinamico di breve termine che al momento transita in area 3,3 euro.
Fonte: www.finanzaoperativa.com
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