Morningstar: “Gli emergenti piacciono anche quando rallentano”

Finanza Operativa Finanza Operativa - 04/07/2017 17:31

I mercati emergenti tirano il fiato. La categoria Morningstar dedicata ai fondi che investono nell’azionario dei paesi in via di sviluppo nell’ultimo mese ha perso (in euro) quasi l’1% portando a +10% circa la performance da inizio anno. L’andamento delle quattro settimane è stato comunque di rilievo, se si considera che l’indice Morningstar dedicato agli emerging, nello stesso periodo, si è lasciato dietro l’1,9% (+8,62% il risultato da gennaio).
 

Nonostante qualche giro a vuoto, del resto, i mercati emergenti continuano a piacere. I prezzi delle materie prime in ripresa – o almeno più stabili – permettono ai paesi di migliorare i bilanci con l’estero. Gli stati esportatori di commodity stanno traendo vantaggio da un’economia globale solida e dai bassi tassi di interesse per coprire i fabbisogni di indebitamento (ancora significativi) e hanno concentrato le emissioni di debito nella parte iniziale del calendario.
 

Attenzione ai rischi emergenti
“Le valutazioni degli emergenti continuano ad essere interessanti, ma dal punto dei vista dei rischi, il rallentamento non è un buon motivo per buttarsi mani e piedi in questo segmento”, spiega Dan Kemp, responsabile degli investimenti di Morningstar Investment Management. “Quando si maneggia questa asset class bisogna fare particolare attenzione agli altri elementi che sono presenti in portafoglio. Soprattutto per quanto riguarda energy, minerari e commodity in generale. L’obiettivo è evitare i rischi di downside che, nel caso di questi investimenti, di solito arrivano tutti insieme”.

 

A caccia di valore
Fra i migliori della categoria nell’ultimo mese c’è stato Allianz Azioni Paesi Emergenti (Morningstar rating: 3 stelle) che, nelle ultime quattro settimane, ha guadagnato l’1,7%, portando a +12,4% l’andamento da gennaio.  In base ai dati disponibili a fine marzo 2017, il gestore investe principalmente in azioni large cap value, con alcune puntate nel segmento blend (pure con società a media capitalizzazione). Il sovrappeso rispetto al benchmark è dato ai materiali di base e agli energy, anche se non manca un certo interesse per la tecnologia. Il territorio di caccia preferito per andare a cercare le azioni è l’Asia, con un occhio particolare alla Cina.


Fonte: www.finanzaoperativa.it

 

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