Chiudiamo la settimana di fronte a mercati scossi, dopo il cambio di forward guidance da parte della Fed, che ha portato ad interessanti correzioni di dollaro americano, il quale ha già ricominciato a salire soprattutto contro l’euro, dopo aver incontrato le resistenze multiday sulle quali abbiamo ragionato lunedì mattina, con rimbalzi visti anche sullo yen ed in misura minore su sterlina, australiano e neozelandese. In momenti come questi è bene mantenere una visione dollaro-centrica dal punto di vista di ricerca di correlazioni, ma non dal punto di vista operativo, dove ogni strumento dovrebbe essere considerato come a sé stante, senza che ci si faccia condizionare da relazioni che, anche nel momento in cui dovessero verificarsi, probabilmente risulterebbero deboli sia dal punto di vista di effettivi movimenti, sia dal punto di vista di durata temporale delle stesse.
Le borse ieri hanno vissuto una giornata abbastanza pesante, salvo tentare dei recuperi in chiusura, in seguito alle tensioni geopolitiche tra Arabia e Yemen le quali hanno scatenato flussi di risk off che hanno interessato la maggior parte dei listini che oggi potrebbero tentare dei lievi recuperi ma sui quali continueremo a seguire con attenzione potenziali scenari ribassisti, con uno S&P500 che sta mostrando delle divergenze ribassiste di breve periodo in potenziale formazione che potrebbero condurre ad un riavvicinamento al livello clou di 2,040.0 punti il quale, se dovesse saltare, potrebbe lasciare spazio a tentativi di estensione verso i minimi precedenti (se si osserva un grafico orario risulta chiara l’importanza dell’area citata). Le materie prime risultano ancora in rimbalzo multiday, con situazioni dal punto di vista di breve periodo da poter sfruttare in base ai buoni rapporti di rischio/rendimento venutisi a creare.
EurUsd: euro che si è mantenuto in congestione durante la notte e sul quale si potrebbero sfruttare degli ordini OCO per lavorare su rotture a ribasso o a rialzo della congestione in essere, per accelerazioni pari all’altezza della stessa. Declineramo all’interno del nostro Morning Meeting la situazione tecnica completa del cambio.
UsdJpy: divergenza rialzista a 4 ore ancora valida, con i prezzi nei pressi della media a 21 e dei punti statici precedenti. In caso di superamento di essi, il mercato potrebbe tentare delle accelerazioni verso l’area che si distribuisce tra 119.80 e 120.00 (da seguire fin ad esaurimento di divergenza). Nel momento in cui i prezzi mancassero la rottura a rialzo delle resistenze statiche sulle quali ci stiamo muovendo, il mercato potrebbe tornare verso i minimi. Si potrebbero ragionare sia ingressi corti in limit con stop e reverse sopra le resistenze (per chi non ha posizioni), sia attese di rottura a ribasso di area 118.85.
A cura di Matteo Paganini, analista di Fxcm
Fonte: www.finanzaoperativa.com
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