L’indice Ftse Mib ha indietreggiato dopo aver fallito l’attacco alla soglia dei 24.000 punti. Il ritracciamento proseguirà nel breve o si aspetta una ripresa dei corsi?
In questa fase l’indice Ftse Mib sembra l’S&P500 per la corsa al rialzo che sta facendo, ma appare anche molto più fragile. Se nelle prossime sedute il nostro paniere si muoverà in trading range intorno ai 23.800 punti, questo potrebbe essere propedeutico ad un ulteriore allungo. Se al contrario l’indice continuerà a salire con la stessa intensità delle scorse sedute, penso che sarà difficile una continuazione dell’uptrend, con il rischio di una correzione molto brusca. In sostanza affinchè il Ftse Mib possa salire ancora sarà necessario uno sviluppo laterale, quindi serve una pausa di consolidamento. Tecnicamente una volta confermata la rottura dei 24.000 punti e una volta realizzato il movimento laterale di cui parlavo prima, l’indice potrebbe allungare il passo fin verso l’area dei 24.400/24.500. Per contro, in caso di cedimento dei 23.600 e ancor più dei 23.500, potremmo assistere ad un ritorno dei corsi verso 23.135 punti prima e in seguito in direzione dei 22.830 punti. La mia view su Piazza Affari non è negativa, ma affinchè l’uptrend possa proseguire mi aspetto lo sviluppo di una fase laterale di consolidamento, perchè l’ipercomprato è davvero forte.
Tra i bancari Banco BPM e Bper Banca continuano a salire dopo gli spunti positivi di ieri. Come valuta l’impostazione di questi due titoli?
Banco Bpm sta salendo con volumi più che doppi rispetto alla media mensile e sta allungando il passo con possibile test a breve della resistenza in zona 3,4 euro. Successivamente il titolo o avvierà una fase laterale di consolidamento, oppure potremmo assistere ad un’inversione ribassista. Almeno fino a quota 3,4 euro Banco Bpm ha potenziale spazio di crescita perchè gli indicatori sono prossimi, ma non ancora in zona di ipercomprato.
Anche Bper Banca sta salendo con volumi più che doppi rispetto alla media mensile, ma a differenza di Banco Bpm è già arrivato ieri a toccare a quota 4,8 euro la resistenza statica di breve/medio termine. A ridosso di questo livello il titolo potrebbe disegnare un pericoloso doppio massimo, quindi se non confermerà in brevissimo tempo il sorpasso di questo ostacolo potremmo assistere ad un’inversione di tendenza. Quest’ultima sarà determinata da un’inversione dell’intero mercato e di tutto il settore bancario che al momento è in ipercomprato. Nel caso in cui venisse scongiurata la formazione di un doppio massimo a quota 4,8 euro, Bper Banca potrebbe salire ulteriormente e arrivare a quota 5,035 euro prima e a 5,2 euro in seguito, oltre cui si potrà guardare all’area dei 5,3 euro più in là nel tempo.
Cosa può dirci di Tenaris alla luce anche del recente andamento dei prezzi del petrolio?
Tenaris è graficamente inserito in un canale ascendente dalla fine di ottobre scorso, mese in cui aveva completato un bel doppio minimo tra agosto e ottobre a ridosso della resistenza statica posta a quota 10,95 euro. Più recentemente il titolo ha oltrepassato a quota 14,4 euro un’importante resistenza statica di medio termine e sta provando ad allungare ulteriormente il passo. Ipercomprato permettendo, Tenaris ha le potenzialità per arrivare a testare in prima battuta la soglia dei 15 euro, per poi allungare il passo fino ai 15,6 euro, con obiettivo successivo a 16 euro, ma sono un po’ più scettico sul raggiungimento di tale soglia.
Ci sono altri titoli che vuole segnalarci a Piazza Affari?
Mi piacerebbe parlare di Banca Mediolanum che fino a poco tempo fa faceva ancora parte del paniere delle blue chips. Il titolo ha oltrepassato a quota 7,7 euro l’importante resistenza statica di lungo termine e questa violazione permette la continuazione dell’uptrend iniziato nelle prime sedute del 2018. Anche in questo caso è auspicabile una fase laterale di consolidamento intorno a quota 7,8 euro e una volta che gli indicatori tecnici avranno scaricato l’ipercomprato, Banca Mediolanum potrebbe ulteriormente salire e raggiungere in prima battuta la soglia degli 8 euro e in seguito arrivare fino all’area degli 8,2/8,25 euro.
Cosa pensa dei recenti sviluppi rialzisti che stanno interessando l’oro? Quali le attese nel breve?
Complice la debolezza del dollaro, l’oro ha oltrepassato a quota 1.340 dollari la resistenza dinamica discendente di medio periodo e ora sta puntando con decisione verso i massimi di inizio settembre in area 1.360 dollari che diventa il primo obiettivo a portata di mano. In seguito l’oro potrebbe spingersi verso i top di agosto 2016 in zona 1.370 dollari, con successivi allunghi verso la soglia tecnica e psicologica dei 1.400 dollari, ma più in là nel tempo, a patto che il dollaro continui ad indebolirsi. Segnali di pericolo solo sotto i 1.340 dollari, con primo obiettivo a 1.320 dollari e target successivo a 1.305 dollari.
Gianluigi Raimondi
Fonte: www.finanzaoperativa.com
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