Allunga ulteriormente il passo il Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza giugno, tornato a oltrepassare a quota 24.355 la resistenza statica di breve termine e limite superiore del trading range nel quale era incastrato dall’ultima settimana di aprile.
Un movimento che favorisce un prossimo attacco ai massimi relativi segnati il mese scorso a 24.695 punti. Prima però il derivato sull’indice azionario di riferimento italiano dovrà fare i conti con l’obiettivo intermedio a quota 24.600. Essenziale poi posizionare uno stop loss di breve a 24.155, dove ora transita il supporto dinamico ascendente al di sotto del quale si profilerebbe una correzione prima verso 23.920 (dove ora passa la media mobile a 50 sedute) e poi 23.695 dove è posto il supporto statico, limite inferiore della suddetta fascia di oscillazione laterale.
Colpo di reni per il Dax future, anch’esso con scadenza giugno, che ha oltrepassato a 15.240 punti la trendline discendente di breve termine e la coincidente media mobie a 21 giorni. Un movimento che getta le basi per un ritorno dei corsi in prima battuta a quota 15.400, dove è posta una resistenza statica di breve periodo, e in seguito al test del massimo storico segnato a metà aprile a 15.530 punti.
Di fondamentale importanza però posizionare uno stop loss a 15.090, supporto statico al di sotto del quale si porfilerebbe l’inizio di un movimento correttivo che potrebbe rivelarsi anche profondo.
Rialza la testa anche il future sull’EuroStoxx 50, che va però direttamente all’attacco del precedente massimo storico posto a 4.000 punti. Un ostacolo oltrepassato il quale i corsi potrebbero proseguire nell’uptrend con obiettivi a 4.050 prima e in area 4.080/4.100 in seguito. Sotto 3.880 target invece a 3.865 prima e 3.820 poi.
Articolo a cura di Gianluigi Raimondi
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