Ecologia sotto i riflettori, quest’anno più che mai

Finanza Operativa Finanza Operativa - 15/02/2017 11:55

Che cosa potrebbe venire dopo il 2016, un anno di cambiamenti radicali ed eventi inattesi rispetto alle aspettative di tutti? Concentrandoci sugli investimenti nell’ambito delle soluzioni legate al rispetto dell’ambiente, questa domanda ci è stata posta di recente in riferimento all’elezione di Donald Trump e quello che implica la sua amministrazione per lo slancio che abbiamo visto in aree quali la lotta al cambiamento climatico globale.

Alla vigilia del mio quindicesimo anno di gestione di strategie ambientali, l’esperienza mi insegna a non perdere di vista proprio questo: l’impeto. Oltre ad essere un anno di sconvolgimenti politici, ricorderò il 2016 come un anno in cui c’è stata un’impressionante accelerazione delle tecnologie a bassa emissione di carbonio e delle infrastrutture sostenibili.

Prendiamo per esempio i veicoli elettrici. Nel 2016 l’industria automobilistica di tutto il mondo è stata guardata con sospetto in seguito allo scandalo Volkswagen delle emissioni diesel truccate, ed entra nel 2017 con il raddoppio dell’elettrificazione completa delle automobili da parte dei più grandi player del settore. Oltre a questo, il rapido progresso nel campo dell’automazione dei veicoli conferma il quadro di un’industria – che era ferma dall’era del ‘Model T’ della Ford –  in rapida evoluzione.

Questo è indicativo del tempo in cui viviamo, quando “deboli segnali” di cambiamento possono rapidamente suonare forti e chiari. Anche se si tratta di notizie assolutamente positive per gli investitori attivi che cercano esposizione alle società che guadagneranno da questi trend, uno scenario di questo tipo porta con sé anche delle sfide. Anche se sono decisamente aumentate le aspettative di inflazione nel 2017, siamo consapevoli del fatto che le attese per la crescita globale rimangono modeste. In questo contesto, le fonti di crescita in un mondo a bassa crescita possono a volte mostrare segni di eccessiva esuberanza quando si parla di valutazioni.

Ci aspettiamo che nel 2017 il nostro approccio “multi tematico” per gli investimenti giocherà un ruolo importante, offrendoci una flessibilità di investimento su diversi temi con opportunità e valutazioni interessanti. Per esempio, la vittoria di Trump ha aggiunto sostanza all’opinione comune che le misure di stimolo fiscale stiano tornando di moda. Con i progetti già in fase avanzata di sviluppo concentrati principalmente in aree come le infrastrutture idriche e i sistemi di trasporto sostenibile – aree d’investimento per antonomasia per gli investitori ambientali – crediamo che le aziende specializzate in questi comparti continueranno ad essere nel mirino degli investitori e che potrebbero superare quelle che riteniamo essere valutazioni ragionevoli.

Nel 2017 potremmo anche assistere a cambiamenti fondamentali nel mercato delle auto elettriche, con un significativo passo avanti rispetto agli annunci di nuovi modelli fatti dai vari player tradizionali e con una maggiore accettazione del prodotto da parte dei consumatori. L’industria delle auto elettriche potrebbe vedere un crescita stabile del 50% – sebbene l’aumento sia dovuto a livelli di partenza bassi – ma da un punto di vista simbolico, questo dato segna per il settore dei trasporti un cambio di passo che sarà costante nel lungo periodo.

Abbiamo anche le prove del fatto che la marcia inesorabile delle energie rinnovabili che competono con le forme di energia tradizionale continuerà allo stesso ritmo, anche se non è escluso che si attenui il tasso di crescita. Gli investitori alla ricerca di rendimenti prevedibili in un ambiente a bassi tassi ci hanno aiutato a promuovere il capitale utilizzato in progetti per energie rinnovabili negli ultimi anni. Con l’energia rinnovabile che raggiunge la maturità tecnologica e la scalabilità, vediamo che si stanno formando nuove tipologie di asset class negli investimenti environment-friendly, quali il reddito fisso e le infrastrutture. Tale diversificazione degli asset può giocare un ruolo essenziale per gli investitori attivi che cercano esposizione su questi temi.

Articolo a cura di Charlie Thomas, gestore del fondo Jupiter Global Ecology Growth Sicav

Fonte: www.finanzaoperativa.com
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