Borse pronte alla discesa?

Finanza Operativa Finanza Operativa - 26/02/2015 12:48

Giornata di estrema congestione quella vissuta ieri, dopo i movimenti commentati post audizione della Yellen al Congresso americano. Ci troviamo in fase ancora laterale per l’euro, con la sterlina in grado di mantenere i profitti di breve periodo, lo yen che per il momento non ne ha voluto sapere di rompere a rialzo o a ribasso contro il dollaro americano ed il dollaro australiano abbastanza volatile ma anch’esso privo di direzionalità. Le borse continuano a rimanere sostenute e la giornata che avrebbe dovuto far digerire le nuove notizie arrivateci dal FOMC ha confermato come attualmente non sussistano le condizioni per valutare degli storni significativi dei listini (sappiamo di essere ripetitivi, ma i flussi di investimento, allo stato dell’arte attuale, parlano chiaro). La price action dello S&P500 risulta particolarmente interessante.

Ci siamo trovati di fronte al compimento di un nuovo massimo storico due giorni fa (in concomitanza del discorso della numero uno della Fed), cui è seguito un tentativo di liquidazione di posizioni al fine di evitare ulteriori strappi a rialzo, per poi assistere a prezzi che si sono mantenuti in congestione sui massimi. Ieri, lo stesso, sempre a partire da metà pomeriggio in avanti, con prezzi che hanno raggiunto i massimi assoluti precedenti ed hanno tentato il loro superamento, salvo poi far registrare una forte correzione (chiaramente ci riferiamo al breve periodo), non in grado di rompere i supporti di breve, che rimangono stabili in tutta l’area che si distribuisce tra 2,100.00 e 2,110.00.

Questo testimonia come i listini abbiano voglia di tentare delle discese per prendere profitto ma come gli acquirenti siano ancora presenti a mercato, per cui lo scenario principale rimane quello long, senza sottovalutare il fatto che il mercato possa decidere di lasciar prendere profitto, scenario sul quale operativamente ragioneremo in caso di superamento dei supporti visti. Un ulteriore fattore a sostegno di ciò è rappresentato dallo Speculative Sentiment Index (per chi non lo conoscesse, si tratta di un indicatore di sentiment che registra il rapporto tra numero di trader corti e numero di trader lunghi) che nel pomeriggio di ieri ha mostrato uno sbilancio a favore di posizionamenti short pari all’85%, il che significa che il mondo retail è posizionato a favore di uno storno…

La giornata di oggi non offre spunti di riflessione particolari, abbiamo intavolato tutti i temi e le linee guida per le prossime settimane a partire dall’inizio settimana, oggi ci concentreremo sulle diverse pubblicazioni che arriveranno e che potrebbero portare a buoni aumenti di volatilità sui prezzi (per comodità e per non annoiarvi non riportiamo tutti i dati previsti in pubblicazione, li trovate sul calendario macroeconomico http://ow.ly/JFjLR), sui quali lavoreremo come sempre affidandoci all’analisi tecnica, forti del detto che ci accompagna ormai da un decennio “facciamo trading su quello che vediamo, non su quello che crediamo di sapere”.



EurUsd
Nulla di diverso sull’euro rispetto a quanto visto ieri, dove la situazione tecnica risulta ancora di congestione all’interno di aree ben individuabili su time frame a 4 ore, dove potrebbe essere possibile, secondo il nostro parere, attendere eventuali raggiungimenti delle resistenze che iniziano a passare per area 1.1425 per valutare eventuali possibilità di acquisto di dollari (non abbiamo ancora ordini in macchina, ma seguiamo con attenzione tale area, seguiamo lo possibile formazione di una divergenza ribassista a 4 ore) . Nell’intraday diviene difficile individuare i livelli che potrebbero raggruppare diverse nuvole di ordini, ragioneremo, come ieri, insieme sull’argomento all’interno della nostra Live Trading Room alle ore 9.30.
 

UsdJpy
Riportiamao i livelli ragionati ieri per il cambio, la congestione non ha mosso gli equilibri. La situazione tecnica non risulta essere delle migliori, con i prezzi riportatisi all’interno della congestione che perdura da una decina di giorni dopo i forti aumenti di volatilità cui abbiamo assistito ieri. Tra 118 figura a 118.20 passano ancora i supporti, dove potrebbe essere possibile iniziare a valutare eventuali posizionamenti lunghi di dollari in caso di raggiungimento dell’area con stocastico a 4 ore in ipervenduto e girato verso l’alto, tenendo conto che ritorni sotto area 117.85 (con una decina di punti di tolleranza) potrebbero risultare propedeutici a tentativi di estensione verso 117.50 e 117.20. Ripartenze dirette oltre area 119.15 si rendono a nostro avviso necessarie prima di pensare a salite verso area 119.30 e 119.60, con 118.50 e 118.80 che potrebbero rappresentare dei buoni target in caso di tenuta dei primi supporti visti.
 

GbpUsd
Buono il raggiungimento delle aree di resistenza studiate ieri, con i prezzi che hanno effettivamente tentato degli storni contenuti dalla media a 21 a 4 ore e dai punti statici precedenti. Seguiamo con attenzione la possibilità che i prezzi tentino degli allunghi verso le resistenze principali passanti tra 1.5590/1.5605 dove eventualmente valutare la formazione di una divergenza ribassista, dal momento in cui i prezzi si stanno mantenendo sopra la media a 21 oraria e sopra gli ultimi livelli statici di riferimento, passanti tra 1.5515 e 1.5535, area dove potrebbe essere possibile valutare eventuali acquisti di pound, tenendo conto che in caso di ritorno sotto area 1.5505 potrebbero verificarsi dei tentativi di estensione verso 1.5480, area che dev’essere superata di una quindicina di punti prima di poter valutare eventuali allunghi verso 1.5440. Attenzione alla pubblicazione del Pil alle ore 10.30, potrebbe portare ad aumenti di volatilità a favore di pound in caso di dati buoni e viceversa.
 

AudUsd
Il mercato ha raggiunto le aree che ci attendevamo durante la notte, il che non ha reso possibile l’operatività, dato che ci siamo concentrati sull’intraday e su un grafico orario (il quale rimane valido per la giornata di riferimento, a differenza di quando indichiamo dei livelli a 4 ore che possono valere per più giornate consecutive). Il fatto che i prezzi abbiano tentato degli approfondimenti sotto 0.7850 senza superare il livello di 0.7835 (area oltre la quale avremmo valutato dei reverse, in caso di posizionamento a mercato) ci conferma la bontà dei livelli analizzati e ci fa considerare, per la giornata di oggi, il potenziale raggiungimento dell’area passante tra 0.7835 e 0.7840 come potenziale zona di acquisto di dollaro australiano (grafico a 4 ore come riferimento), tenendo conto che in caso di superamento a ribasso di area 0.7820 i prezzi potrebbero tentare degli allunghi verso 0.7790 e 0.77 ¾, dove eventualmente seguire la potenziale formazione di una divergenza rialzista oraria.




Articolo a cura di di Matteo Paganini, Fxcm
Fonte: www.finanzaoperativa.com
 

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