Quali le migliori azioni da comprare? Ecco come sceglierle

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 11/01/2022 13:27

A molti sarà capitato di sentire espressioni del tipo: "giocare in Borsa" o "scommettere" in Borsa. 

È bene sapere che, per quanto diffusi, si tratta di modi sbagliati per definire l'investimento in azioni, che è qualcosa di ben diverso dalla semplice scommessa e ancor più dal gioco.

Investire in azioni: non è un gioco, nè una scommessa

Investire in Borsa o fare trading è complesso e richiede un'adeguata preparazione, onde evitare di andare incontro a spiacevoli sorprese. 

Nell'homepage di qualsiasi broker troverete frasi del tipo "fare trading comporta dei rischi e può portare alla perdita dell'intero capitale". 

Un avvertimento non casuale che lascia chiaramente intendere come investire in Borsa sia tutt'altro che un gioco o una scommessa.

Acquistare dei titoli azionari è un'operazione relativamente semplice da un punto di vista pratico, visto che grazie al trading online oggi è possibile realizzare la compravendita comodamente da casa, dall'ufficio o addirittura quando si è in movimento utilizzando lo smartphone. 

Ben più complessa è invece la scelta delle azioni su cui puntare: come capire quali sono i migliori titoli azionari e in che modo sceglierli?

Azioni: come scegliere le azioni migliori da comprare

Non c'è una risposta unica a queste domande, perché di fatto non esiste una formula che permetta di individuare i titoli vincenti. 

Ci sono tuttavia degli strumenti che l'investitore ha a disposizione per meglio valutare un'azione e capire quanto sia conveniente puntare sulla stessa. 

Un aiuto importante nella scelta di un titolo giunge dall'analisi fondamentale e dall'analisi tecnica, due strumenti molto diversi tra loro che possono essere usati alternativamente o in maniera congiunta. 

Come individuare le migliori azioni con l'analisi fondamentale

L'analisi fondamentale ha come obiettivo quello di determinare il prezzo giusto di un'azione, in modo da comprendere se la quotazione di mercato esprime una sottovalutazione o una sopravvalutazione. 

L'approccio basato sull'analisi fondamentale richiede un elevato grado di professionalità, visto che non è da tutti riuscire a leggere e ad interpretare i "fondamentali" di una società. 

La materia è ampia complessa, ma possiamo individuare alcuni parametri sulla base dei quali scegliere le azioni migliori: il Roe, il P/E (ossia il rapporto prezzo-utili), il P/BV (il rapporto prezzo-book value), il dividendo.

Il ROE o return on equity è il ritorno del capitale proprio, ossia il tasso di remunerazione del patrimonio netto. 

Le migliori azioni sono quelle con un ROE elevato, visto che queste offrono maggiore affidabilità in termini di rendimento per gli investitori. 

Il P/E è il rapporto tra il prezzo dell'azione e l'utile di bilancio e offre una prima indicazione sul prezzo di mercato, permettendo di capire se è troppo alto o troppo basso in rapporto al guadagno finale della società. 

Tendenzialmente le azioni migliori sono quelle con un P/E basso che segnala spazio di crescita futura per l'azienda. 

Il P/BV è il rapporto tra la capitalizzazione di mercato e il patrimonio netto e solitamente questo indicatore è affiancato al ROE per capire se un'azione è sottovalutata o meno. 

Nella scelta di un titolo azionario, sarà da preferire quello che ha un P/BV basso e un ROE elevato. 

Il dividendo è sicuramente un altro fattore discriminante che permette di individuare le azioni più promettenti. 

Non sempre un titolo che stacca il dividendo è migliore di uno che non lo paga, ma la cedola è sinonimo di crescita dell'azienda. 

Se una società paga il dividendo vuol dire che genera utili ed è quindi in buona salute, oltre ad offrire a chi l'acquista un rendimento aggiuntivo rispetto alla crescita potenziale della quotazione del titolo. 

Azioni: come scegliere quelle vincenti grazie all'analisi tecnica

Come anticipato prima, oltre all'analisi fondamentale c'è anche l'analisi tecnica che consiste nello studio del comportamento dei mercati attraverso l'esame del prezzo. 

Al pari di quella fondamentale, l'analisi tecnica offre diversi parametri che permettono di comprendere quali siano le azioni migliori da comprare in un determinato momento e quali quelle da evitare. 

Un primo indicatore da considerare è l'RSI, ossia l'indice di forza relativa, che segnala appunto la forza che un'azione è in grado di esprimere rispetto all'indice o al settore di riferimento. 

Facile intuire che le azioni migliori sono quelli con maggiore forza relativa, visto che tendono a salire di più in un mercato al rialzo e a scendere meno nelle fasi di ribasso. 

Un altro parametro importante dell'analisi tecnica è dato dai volumi: un'azione con elevati volumi di scambio è da preferire perchè più liquida rispetto ad un titolo che registra una minore attività di trading. 

Un trader di solito opera con un orizzonte temporale di breve periodo e a volte può anche comprare e vendere un titolo nella stessa giornata, motivo per cui ha bisogno della certezza di trovare in qualsiasi momento un'adeguata controparte sul mercato. 

Un ultimo fattore su cui vogliamo soffermarci parlando di analisi tecnica è quello della volatilità

Per un trader le migliori azioni sono quelli più volatili perchè caratterizzate da oscillazioni dei prezzi più accentuate che offrono quindi maggiori opportunità di guadagno (ma anch di perdita!) in un orizzonte temporale anche molto contenuto.

Diverso il discorso per un investitore che invece acquista un titolo azionario in ottica di medio-lungo periodo. 

La volatilità sarà sicuramente una nemica da evitare se si ha una bassa propensione al rischio e quindi in tal caso le azioni migliori da scegliere saranno quelle meno volatili. 

 

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