Cosa aspettarsi da Wall Street dopo il key reversal di ieri?

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 10/05/2017 19:06

Gli indici azionari tentano di confermare e rafforzare le rotture rialziste abbozzate nei giorni passati, ma sono respinti dall'azione dei venditori, formando in alcuni casi delle configurazioni di inversione di tendenza di breve periodo. È il caso dello S&P500, fra gli altri: un pattern che interviene in un contesto di bassissima volatilità, e che ad alcuni fa temere il peggio. L'esame statistico dei precedenti key reversal day fornisce indicazioni degne di nota, sia in un'ottica di breve periodo, sia in ottica di medio: esaminiamo nel dettaglio le prospettive indotte dal key reversal di ieri sul Rapporto Giornaliero di oggi.
Ad ogni modo nel lungo periodo, fino a prova contraria, resta valida la proiezione fornita ieri fino alla fine dell'anno corrente, e che dall'inizio del 2017 ha compiuto un ottimo lavoro anticipatore dell'evoluzione di Wall Street. Siamo ragionevolmente sicuro che il modello ri-proposto si rivelerà decisivo anche nei prossimi otto mesi.

Anche Piazza Affari appare incerta sul da farsi. Ma, a questo punto, l'onere della prova spetta ai ribassisti. Trainato dalle medie capitalizzazioni, il mercato si attesta ai livelli più elevati dalla fine del 2015. Questo naturalmente sta risvegliando l'ottimismo degli investitori: il Greed Index ieri è salito a tripla cifra. Nulla di trascendentale, per la verità: i massimi degli ultimi sei mesi sono stati conseguiti in condizioni di positività ben più marcata; e comunque il sentiment benigno costituisce un problema non quando sale, bensì quando si raffredda dopo aver raggiunto un picco significativo.

Da rivedere la posizione del mercato in ottica comparata. L'indice MIB ha sottoperformato l'Eurostoxx50 da ottobre 2015 a pochi giorni prima del referendum dello scorso dicembre; quando ha avviato un periodo di recupero relativo - si vede che la proposta riforma non piaceva agli investitori... - per la verità appannatosi dalla fine di gennaio in avanti. Ma la giuria è ancora riunita, e lo spunto delle ultime settimane sembra voler rilanciare il nostro listino, rispetto agli omologhi continentali.

Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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