La dritta del giorno 25 gennaio: Marty in azione

Amici e Colleghi,
 
oggi rimetto indietro le lancette dell’orologio di dieci anni. Gennaio 2006: scrivo l’articolo che spiega cos’è l’indicatore Marty e che cosa si può ottenere (soltanto indicazioni di LUNGO periodo).

Già che ci sono vi segnalo l’unico titolo su cui è scattato l’allarme: American Express.

 

 

Nel punto A l’indicatore ha messo la pulce nell’orecchio ai risparmiatori: l’azione sta raggiungendo un top!
Da allora, però, American Express è salita ancora per due anni (ricordo che non è un indicatore per il mordi e fuggi): quando è scattato il segnale ribassista vero e proprio, si può notare cos’è successo dopo.
Faccio notare che, anche chi avesse venduto nel punto A, avrebbe comunque monetizzato vicino al massimo e, soprattutto, avrebbe evitato un clamoroso ribasso!
Sempre su questo titolo (chi segue il sito dovrebbe ricordarselo benissimo visto che ne ho parlato soltanto un anno fà): un altro segnale di vendita è scattato sotto 80$. Per ora direi che ha evitato un’altra strage.
 
Ma la segnalazione di cui vado più fiero è quello su Ibm (IBM).
 

 

Siamo nel 2013 e nei pressi di 200$: si creano le condizioni (SET UP) di questo indicatore. C’è soltanto un problema grosso come una casa: nello stesso momento, un tal Warren Buffett incrementava con forza le sue posizioni proprio su questo titolo.
Ricordo che negli articoli, oltre al SELL di Marty, scrissi anche quello che stava succedendo (una specie di disclaimer del tipo: per me scenderà ma se quello compra, forse ha ragione lui!).

Diversi lettori scrissero cose molto affettuose (“non capisci un beeeep” una di quelle più tenere): alla fine della fiera, però, la scelta iniziale si sta rivelando vincente!
Vi scrivo tutto ciò perché ci saranno presto altre novità su questo algoritmo (in Italia, per esempio, c’è un alert su un titolo al quale non avreste mai pensato! Del Nikkey, invece, ho scritto proprio ieri).
Rimanete in contatto.
 
Buona giornata, a stasera.


Franco Meglioli
www.meglioli.biz