Brivido Venezuela

Redazione ITForum Redazione ITForum - 17/11/2017 15:20

E’ stata una settimana abbastanza difficile per i mercati, alle debolezze dei listini azionari si sono uniti alcuni fattori che hanno provocato qualche presa di profitti e generato volatilità sia sulla parte corporate bond che sui titoli dei paesi emergenti.

 

Per ciò che riguarda la parte corporate, la volatilità è stata generata principalmente dal movimento del titolo Astaldi, oggetto prima di analisi sull’esposizione del credito con il Venezuela che a causa della situazione economica è a rischio default e pesa sui conti del gruppo. Prima ancora che la società annunciasse un aumento di capitale e la rimodulazione delle scadenze, il bond 7,25% con scadenza 2020 aveva perso circa 5 figure passando da quota 103 a circa 98. Nel momento in cui c’è poi stata l’ufficializzazione delle notizie con il comunicato societario, il titolo ha iniziato un percorso di volatilità che nelle ultime sedute ha visto il prezzo assestarsi intorno ai 64 centesimi.

 

La volatilità si è incrementata anche per i movimenti correttivi di Telecom Leonardo sui titoli azionari ma con conseguenze sui valori dei titoli obbligazionari di settore e condizionando le emissioni in corso. Un esempio pratico è stato quello relativo alla Cooperativa muratori & cementi, Cmc di Ravenna che ha lanciato un prestito obbligazionario senior a tasso fisso per un importo di 325 milioni di euro con scadenza 2023 (isin XS1717576141). I bond, che hanno un taglio minimo di 100.000 euro, avranno una cedola annuale del 6% e sono stati emessi alla pari. Al titolo per investitori istituzionali è stato assegnato un rating pari a B2/B. I proventi saranno utilizzati per il rifinanziamento ed il rimborso delle obbligazioni senior con scadenza nel 2021 cedola 7,5% per 300 milioni che saranno richiamate il 3 dicembre al prezzo di 103.75. L’emissione annunciata nella stessa giornata delle oscillazioni di Astaldi ha visto i prezzi del grey market scendere di oltre 2 punti rispetto al prezzo del collocamento a 100 e poi assestarsi in un’area di scambi intorno a 98,5.

 

La parte emergente è stata sotto pressione per la dichiarazione d’insolvenza sul Venezuelada parte di S&P, a causa della difficoltà del paese a rimborsare i prestiti e pagare le cedole per le ultime sanzioni imposte dagli Usa. Sul mercato però i titoli sono scambiati ancora con cedole in corso ed il paese ha già nella scorsa settimana ventilato la possibilità di ristrutturare il debito, con accordi diretti soprattutto con Cina e Russia che sono i principali creditori. Non c’è quindi cosa peggiore sul mercato che l’incertezza per generare speculazione e volatilità che si è vista su tutta la parte emergente.

 

La parte governativa è stata stabile, con lo spread tra Btp e Bund tedesco che si è stabilizzato intorno ai 140 punti con il rendimento del nostro decennale all’1,8% circa.

 

L’attività di primario, al di là di una riapertura per gli specialisti sui titoli collocati in asta di metà mese si è concentrata sul Btp Italia in collocamento da lunedì a giovedì sul Mot, con il Tesoro che ha fissato il tasso minimo allo 0.25% (codice isin IT0005312134). Il collocamento avviene a ridosso della scadenza della quinta emissione del Btp Italia a 4 anni, quella che nel 2013 segnò la raccolta record di oltre 22 miliardi di euro e circa 300.000 contratti sottoscritti. Si trattò del più grande collocamento diretto al pubblico retail in Europa, registrando un primato storico.

 

Dopo di allora il Tesoro fissò dei paletti per le successive emissioni, lasciando i primi 3 giorni ai clienti retail e solo il giovedi agli istituzionali, con facoltà di chiudere in anticipo il collocamento. Anche in questa i volumi hanno replicato la prima del 2017 in maggio con richieste dei retail per 3.76 miliardi a cui si aggiungono i 3.35 assegnati in riparto agli istituzionali a fronte di richieste per 10.4 miliardi, complessivamente quindi il collocamento è avvenuto per 7.11 miliardi.

Tra gli altri paesi dell’eurozona, la Spagna ha collocato 5.970 miliardi di Letras a 6 e 12 mesi facendo registrare tassi record al minimo storico, con un rendimento del -0.406% dal -0.373% per i titoli a 6 mesi e un rendimento del -0.383% dal -0.313% per i titoli a 12 mesi. Inoltre sono stati collocati Bonos per 5 miliardi sulle curve medio-lunghe dal 2021 fino al 50y con scadenza 2066 cedola 3.45% che ha un rendimento del 3.2% circa (isin ES00000128E2)

 

Scendono i rendimenti dei Bund, collocati in asta su scadenza 2027 al tasso medio di 0.36% dallo 0.48% dell’asta precedente.

Sulla parte corporate Ferrari torna ad emettere obbligazioni. Dopo il suo primo lancio avvenuto la scorsa primavera, la Casa di Maranello fa il bis collocando un altro prestito obbligazionario benchmark senior. Per il  nuovo bond da 700 milioni di euro, rispetto a un’ipotesi iniziale di 500,  con scadenza prevista al 16 gennaio 2021. Il prezzo di emissione è pari a 99.557  e le obbligazioni hanno una cedola fissa annua dello 0.25%. Il rendimento per i sottoscrittori è di 0.391% corrispondente a un premio di 45 punti base sopra il tasso midswap, una prima indicazione era stata tra 65 e 70 punti base, poi ristretta a 45 per l’alto numero di richieste. Il taglio minimo della nuova carta, riservata a investitori qualificati, è di 100.000 euro, l’isin è XS1720053229.

 

Il primo social bond italiano emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti ha fatto il tutto esaurito. Il titolo da 500 milioni di euro, scadenza 5 anni, ha raccolto richieste per oltre 2.2 miliardi ed è stato sottoscritto al 70% da investitori esteri. Le risorse raccolte consentiranno di realizzare investimenti a lungo termine, con ricadute positive sull’occupazione e sulla crescita, contribuendo allo sviluppo sociale delle aree del Paese colpite da disastri naturali o economicamente più svantaggiate. Il titolo (IT0005314544) con rating pari a quello della Repubblica Italiana (Baa2/BBB) è stato prezzato con uno spread di 14 punti base sul Btp di identica scadenza e 57 punti base sul tasso mid-swap e stacca una cedola dello 0.75%.

 

Il colosso automobilistico Toyota Motor Credit ha collocato sul mercato una nuova obbligazione suddivisa in due tranche da 600 milioni di euro ciascuna. Nel dettaglio Toyota ha collocato una tranche con scadenza 21 luglio 2021 e cedola pari a 0% con prezzo di collocamento a 99.81 che esprime un rendimento a scadenza del 0.052 ed una seconda tranche con scadenza 21 novembre 2024 e cedola annua fissa pari a 0.625%. I due bond hanno rating AA- e sono negoziabili per importi minimi di 100k+1k.

Tra i corporate EDP, Energias de Portugal è tornata sul mercato con una nuova obbligazione a tasso fisso. Il bond ha un ammontare di 500 milioni di euro, cedola fissa di 1.50% per 10 anni e sarà rimborsato alla pari il 22 novembre 2027. Rating del bond Baa3/BBB-, taglio di negoziazione 100k+1k e isin XS1721051495.

 

Sempre nel settore energetico la spagnola Iberdola è uscita con una nuova obbligazione subordinata. Iberdola ha collocato 1 miliardo di euro di titoli perpetual NC5.5 con cedola annua fissata a 1.875%. Il titolo (XS1721244371) è stato collocato al prezzo di 100 e l’emittente ha la facoltà di richiamare il bond alla pari dopo 5 anni a partire dal 22 maggio 2023. Rating dell’emissione BBB+.

 

Si è concluso il roadshow di Gazprom che ha incontrato gli investitori internazionali ed ha iniziato il collocamento di una nuova obbligazione senior con scadenza a 7 anni, 22 novembre 2024 e guidance iniziale del 2.50%. Nella fase di collocamento sono stati raccolti ordini per 1.5 miliardi e la guidance inziale è stata ristretta a 2.25%. Ammontare dell’emissione 750 milioni e isin XS1721463500. Rating del bond Ba1/BBB- e taglio minimo di negoziazione 100k+1k.

Cnh Industrial ha collocato una nuova obbligazione senior in dollari e allo stesso tempo, il 1 dicembre, rimborserà anticipatamente le sue obbligazioni 3.875% 2018 per 600 milioni di dollari.  Il nuovo bond decennale da 500 milioni, paga una cedola fissa del 3.85%, il prezzo di emissione è stato fissato a 99.384 per un rendimento del 3.925% corrispondente a 158 punti base sopra il treasury a 10 anni.

 

Apple colloca un nuovo bond da 7 miliardi di dollari. Nel dettaglio, Apple ha collocato titoli a 2, 3, 5, 7, 10 e 30 anni. Il benchmark decennale ha registrato un rendimento di 72 punti base al di sopra del corrispondente Treasury, contro gli 85 punti del collocamento di settembre.

Si è conclusa questa settima la maxi operazione di Johnson & Johnson, volta a rimodulare il debito esistente, abbassando le cedole ed allungando la duration con l’offerta di 5 nuovi titoli in dollari per un totale di 4.5 miliardi che si potranno trattare per tagli minimi di 1.000 dollari e con cedole pagate su base semestrale.

 

Nel dettaglio la 1.95% 10/11/2020 (US478160CH52) ammontare 500 milioni, 2.625% 15/01/2025 (US478160CJ19) ammontare 750 milioni, 2.90% 15/01/2028 (US478160CK81) ammontare 1.5 miliardi, 3.40% 15/01/2038 (US478160CL64) ammontare 1 miliardo ed infine la lunga 3.50% 15/01/2048 8US478160CM48) per un ammontare di 750 milioni.

 

Anche la casa automobilistica Daimler AG ha collocato sul mercato nuovi bond in dollari. Nel dettaglio Daimler ha collocato due tranche, la prima (USU2339CCV82) con cedola fissa 2.30% e scadenza il 21 febbraio 2021 da 1.1 miliardi, la seconda a tasso variabile, con cedola 0.43% pagata semestralmente e scadenza 21 febbraio 2021 per 150 milioni.  Le obbligazioni sono negoziabili per tagli minimi di 1.000 dollari.


Carlo Aloisio - Senior Broker Unicredit

Tratto da ITFORUM NEWS, clicca qui per leggere gli altri articoli: http://news.itforum.it/redazione
ITFORUM - Il piu' grande evento gratuito dedicato a Risparmio Gestito & Trading On Line
CLICCA QUI per consultare il programma della prossima edizione
Milano - 23 novembre 2017 - Palazzo delle Stelline

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »

Newsletter

Newsletter settimanale

Ricevi ogni venerdì notizie e approfondimenti sui principali argomenti di borsa e finanza della settimana, comodamente nella tua casella di posta.