Bond, Eurozona in tensione

Redazione ITForum Redazione ITForum - 03/02/2017 14:41

Il trend di recupero dei rendimenti dai minimi storici era già iniziato a fine 2016, sulla scia dei rialzi della Fed, investendo anche il Bund tedesco, il “core” per eccellenza ora allo 0,45% circa sulla curva decennale. Questa scadenza è il benchmark di riferimento anche per lo spread Btp/Bund risalito sopra quota 180 con il nostro titolo al 2,3% di rendimento.

I fattori tecnici hanno riguardato le ultime emissioni medio-lunghe del Tesoro sul Btp a 15 anni e su quello ultimo decennale uscito con cedola 2,2%. I Btp sembrano destinati ad incontrare un periodo di volatilità, schiacciati da una combinazione di fattori che vanno dalle aspettative di risalita dell'inflazione nella zona euro ed interni, per l’incertezza politica e la potenziale possibilità di elezioni anticipate.

La percezione esterna è che dopo il referendum la spinta propulsiva delle riforme si sia arenata, premiando al contrario la Spagna, il cui titolo di riferimento decennale è all’1,7% di rendimento. Negli ultimi mesi lo spread tra i nostri titoli e quelli spagnoli che era a zero od anche a nostro vantaggio si è allargato fino a superare i 70 bp, cosa che non si vedeva da cinque anni. La Spagna, nonostante una crisi politica durata oltre un anno, è percepita come capace di aver intrapreso e messo in atto le riforme richieste dalle autorità internazionali, affrontando in tempi di crisi la pulizia del settore bancario e dei crediti in sofferenza, al contrario di quanto ci dicevano i nostri professori e tecnici al governo che la situazione in Italia non era simile, salvo poi scoprire le stesse cose qualche anno dopo ed affrontarle ora con la mannaia di Bruxelles e Francoforte sul collo e con difficoltà maggiori per le leggi più restrittive in termini di aiuti al sistema rispetto a quello che poteva essere fatto nel 2012.

In coda all’eurozona, la Grecia ed il Portogallo. Sulla prima la curva decennale si è riportata al 7,4% in attesa della fase di negoziazione del governo con le autorità monetarie, con Tsipras che ritiene le ultime richieste del Fondo Monetario “irragionevoli”; per il Portogallo la tensione politica era iniziata già da qualche mese, proiettando il rendimento del decennale sopra il 4%, in linea con l’ultima emissione di fine gennaio portata sul mercato a cedola 4,125%.

Sulla parte di primario l’attività rimane sempre molto buona, tra i governativi questa settimana è stata la volta della Germania che ha collocato Bobl a 5 anni con scadenza 2022 per 4 miliardi di euro con un rendimento negativo dello 0.28% dal -0.46% dell’asta precedente.

Banca Monte dei Paschi ha emesso i primi bond con garanzia statale. Nello specifico, si tratta di due obbligazioni per un valore complessivo di 7 miliardi di euro. Uno dei due titoli, per un valore di 3 miliardi, scadrà nel gennaio 2018, con cedola 0.50%, e l’altro per un valore di 4 miliardi, scadrà nel gennaio 2020, con cedola 0.75%. I titoli, assistiti da garanzia dello Stato, sono stati sottoscritti interamente dell’emittente, e saranno venduti sul mercato, o utilizzati come collaterale e garanzia di operazioni di finanziamento, nel corso del 2017. Il collocamento di gennaio farà da apripista per altre emissioni dello stesso tipo nel corso dell’anno, in base alle esigenze di liquidità che si renderanno necessarie per ripristinare un adeguato equilibrio finanziario di Banca Mps. Sono previsti collocamenti per altri 8 miliardi di euro. I due bond Mps garantiti dallo Stato hanno ricevuto da Dbrs rating BBB (high). Sugli obbligazionisti del Montepaschi dal 2016 potrebbero non esserci rimborsi, in quanto operazioni mirate alla speculazione. Infatti ci sono indiscrezioni che una bozza di emendamento al ddl, il governo proponga un indennizzo solo se i titoli erano stati sottoscritti entro il 2015.

Lo stato tedesco Lower Saxony si è finanziato sul mercato con una nuova obbligazione per 500 milioni di euro: Federal State of Lower Saxony 6/2/2024. Il bond paga una cedola annua fissa dello 0.25% per sette anni e il rimborso è previsto in un’unica soluzione il 6 febbraio 2024 a 100. Taglio di negoziazione del bond 1.000 euro e rating fissato a AAA.

Goldman Sachs colloca nuove obbligazioni in dollari sul mercato telematico (MOT) di Borsa Italiana. Si tratta di titoli obbligazionari bancari senior a tasso misto in dollari che offrono agli investitori flussi cedolari annuali fissi per i primi due anni e flussi cedolari variabili dal terzo anno fino a scadenza, nonché il rimborso integrale del valore nominale a scadenza. I bond Goldman Sachs emessi con scadenza 27 gennaio 2026 per 100 milioni di usd e fruttano interessi a tasso fisso pari al 6% all’anno per i primi due anni e successivamente variabili con un floor a 1.75% e una cap al 4%. Il bond è negoziabile per importi minimi di 2.000 dollari ed ha rating A+.
Microsoft ha emesso bond per 17 miliardi di dollari in sette tranche per finanziare l’acquisizione di Linkedin. Microsoft (AAA), che già lo scorso agosto aveva emesso un bond da 19.75 miliardi, ha emesso un prestito con scadenze tra i 3 ed i 40 anni ed un ammontare tra un minimo di 1.5 miliardi d un massimo di 4 miliardi registrando una domanda abbastanza elevata da aumentare il quantitativo offerto rispetto ai 14 miliardi annunciati nell’avvio dell’operazione.

Icop, società edile di Udine specializzata nella realizzazione di opere stradali, quota in borsa il suo primo minibond. Si tratta del minibond ICOP 6% 2024, collocato presso investitori istituzionali per 12 milioni di euro. L’obbligazione ha durata 7 anni e prevede il rimborso ammortizzato, è negoziabile per importi minimi di 100.000 euro. Il bond senior stacca una cedola a tasso fisso del 6% su base semestrale, con data di pagamento il 31 gennaio e il 31 luglio di ogni anno. La cedola potrà aumentare di 0.50% nel caso in cui ICOP non rispetti i parametri finanziari indicati nel regolamento del prestito. Il rimborso è previsto in forma ammortizzata nella misura del 10% del valore nominale alla data di pagamento delle cedola a partire dal 31 luglio 2019 con estinzione totale prevista il 31 gennaio 2024, salvo possibilità di richiamo anticipato. Marcolin sta effettuando un road show tra Londra e Milano per promuovere il nuovo deal da 250 milioni con scadenza a 6 anni, rating B2/B taglio minimo 100 +1k, destinato a finanziare un titolo in scadenza. Con molta probabilità l’operazione si potrebbe concludere già nella prossima settimana. Altro road show che dovrebbe partire a breve quello della Nigeria per un benchmark in dollari a 15 anni, il paese ha rating B1/B/B+.

Tra i rumours: Italgas, Acea e Terna stanno valutando nuove emissioni

Tratto da ITFORUM NEWS, clicca qui per leggere gli altri articoli: http://news.itforum.it/redazione/
ITFORUM - Il piu' grande evento gratuito dedicato a Risparmio Gestito & Trading On Line
 CLICCA QUI per rivedere le precedenti edizioni!


 

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »

Newsletter

Newsletter settimanale

Ricevi ogni venerdì notizie e approfondimenti sui principali argomenti di borsa e finanza della settimana, comodamente nella tua casella di posta.