Serve lo Spid per richiedere il Reddito di Cittadinanza?

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 02/03/2022 13:09

Il Reddito di Cittadinanza è un importante sussidio che viene erogato alle famiglie che vertono in stato di disagio economico. Un vero e proprio aiuto che ha permesso in questi anni (dal 2019) di aiutare tantissimi nuclei familiari che, altrimenti, sarebbero stati costretti a vivere al di sotto della soglia di povertà.

Insomma, un aiuto veramente importante. Nonostante questo, va anche detto che il RdC è stato protagonista di problemi, ritardi, disagi e frodi. Una serie di aspetti su cui il sussidio non solo non ha funzionato (come nel reinserimento lavorativo), ma è stato addirittura uno spreco di denaro pubblico.

Tanti sono i casi noti grazie alle cronache in cui alcuni cittadini, tra falsi documenti o false identità, hanno ottenuto il sussidio (o addirittura i sussidi) compiendo una vera e propria frode. Spesso ci si è addirittura chiesti se valesse la pena di mantenere una misura così costosa e, contemporaneamente, così problematica.

La risposta però sembra essere sì, almeno per ora. Per tutto il 2022 il RdC è confermato, seppur con delle novità introdotte dal Governo Draghi, e sarà ancora una volta un’ancora importante per molti.

Dunque, come si richiede questo sussidio?

Reddito di Cittadinanza: cos’è e come funziona

Partiamo dal principio, spiegando di cosa si tratta ed a grandi linee qual è il suo funzionamento. Si tratta in pratica di un sussidio che viene erogato mensilmente ai nuclei familiari che fanno domanda e che rispettano determinati requisiti, notoriamente piuttosto stringenti.

Una volta ottenuto l’esito positivo alla domanda, si riceve una somma ogni mese per diciotto mesi. Tale somma è calcolata basandosi su due aspetti principali: la Dichiarazione ISEE e la composizione del nucleo familiare, con quest’ultimo aspetto che produce un coefficiente numerico.

Tale coefficiente parte da 1 (che corrisponde al soggetto richiedente) ed aumenta di 0,4 per ogni altro membro maggiorenne del nucleo familiare ed ulteriori 0,2 per ogni soggetto minorenne appartenente al nucleo familiare.

Questo sussidio non ha però solo l’obiettivo di sostenere economicamente le famiglie, ma anche di aiutare i soggetti disoccupati beneficiari di RdC a trovare lavoro, attraverso un sistema di reinserimento lavorativo. In sostanza, viene considerata l’esperienza lavorativa del soggetto e gli vengono proposte offerte lavorative congrue.

La misura è così importante anche perché raggiunge diversi milioni di beneficiari, circa 3 milioni se si considerano tutti i singoli soggetti. 1,3 milioni di famiglie se invece si considerano i nuclei familiari. Di questi, circa il 30% dei soggetti sarebbe disoccupato ma in condizioni di poter lavorare, dunque l’obiettivo è proprio quello di permettere e favorire il reinserimento di questa fetta di beneficiari.

Reddito di Cittadinanza: come si fa domanda?

Passiamo ora alla domanda principale di questo articolo e di molti beneficiari o, soprattutto, potenziali tali. In sostanza, si tratta dell’iter da compiere per ottenere il sussidio. Attenzione, però, perché non c’è una sola modalità.

La domanda si può infatti fare interamente online oppure si può fare recandosi fisicamente negli uffici preposti, come vedremo proprio in seguito. Le modalità per fare domanda sono:

  • Direttamente in Posta, fornendo tutti i dati ed i documenti necessari;
  • Presso un Caf, dove ci sarà modo di essere accompagnati nell’iter di domanda, in modo da non avere alcun pensiero;
  • Online sul sito INPS o sul portale specifico dedicato al Reddito di Cittadinanza;
  • Online sul sito di Poste Italiane, completando un iter simile a quello previsto nel caso precedente.

Nel complesso, possiamo quindi dire che le opportunità ci sono ed anzi è piuttosto facile che ci sia almeno una compatibile con i ritmi di ogni cittadino e con la sua dimestichezza con queste pratiche e strumenti. Per quanto riguarda la domanda, ricordiamo che l’iter richiede in ogni caso una Dichiarazione ISEE aggiornata.

Conviene dunque mettere prima in regola la propria Dichiarazione ISEE (la scadenza è annuale, ogni anno al 31 gennaio) e poi procedere con la domanda per il RdC. Per qualsiasi esigenza, anche per l’ISEE ci si può rivolgere ad un Caf.

Reddito di Cittadinanza: quando serve lo Spid?

In sostanza abbiamo visto come funziona la domanda e quali sono i luoghi, fisici o virtuali, in cui la si può inoltrare. Non è però ancora stata chiarita la funziona dello Spid. Innanzitutto, cos’è?

Lo Spid non è altro che un metodo per certificare la propria identità nella compilazione di documenti e domande (come in questo caso) online. In questo modo si può accedere ai servizi della pubblica amministrazione con la certezza che dietro lo schermo ci sia il soggetto giusto e, contemporaneamente, che nessun altro possa avere accesso a dati ed informazioni sensibili.

Per fare lo Spid suggeriamo di visitare direttamente la pagina ed esso dedicata, in modo da raccogliere tutte le informazioni e procedere per l’attivazione. 

Nell’iter di domanda del Reddito di Cittadinanza lo Spid serve proprio per certificare la propria identità, ma non è in realtà essenziale. Come abbiamo visto, ci si può anche recare fisicamente a fare domanda ed in quel caso sarà necessario un normale documento di identità.

In ultimo, se si possiede la Carta d’Identità Elettronica si può procedere all’attivazione dello Spid direttamente online. Altrimenti, sarà necessario recarsi fisicamente negli uffici preposti.

Reddito di Cittadinanza: quando arriva l’esito?

Una volta presentata la domanda per il Reddito di Cittadinanza, bisogna avere un po’ di pazienza ed aspettare in genere alcune settimane, tra le due e le quattro, per avere l’esito. In caso di esito positivo, il pagamento arriverà al mese successivo nelle date preposte. Esse sono il 15 del mese ed il 27 del mese.

Infine, ricordiamo agli utenti che lo Spid serve anche per tanti altri usi, principalmente di questo genere. Domande di altri aiuti o sussidi, ma anche per accedere alla propria area personale INPS e controllare lo stato dei pagamenti.

Anche questo è un importante aspetto per gli attuali o futuri beneficiari di RdC, i quali possono accedere al proprio fascicolo previdenziale INPS e vedere le date di pagamento imminenti.

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