Il Reddito di Cittadinanza è una misura che, ormai, non ha neanche più bisogno di presentazioni. Il maggior sussidio presente attualmente in Italia e, aiuti per la pandemia a parte, l’unico attualmente strutturale pensato per chi verte in condizioni di difficoltà economica.
Ovviamente, ci sono anche tanti altri aiuti di varia natura e con diversi obiettivi, ma il Reddito di Cittadinanza è il sussidio per eccellenza, possiamo dirlo senza troppi dubbi e fronzoli. Inoltre, è una misura che ormai interessa circa 3 milioni di italiani, 1,3 milioni di nuclei familiari… numeri importanti che ricordano a tutti (politica compresa) che ogni azione su questo sussidio tocca le tasche di tantissimi cittadini.
Proviamo dunque a capire come muoversi tra le varie possibilità per i beneficiari per essere aggiornati su tutto ciò che riguarda il Reddito di Cittadinanza: come controllare il saldo della carta, per esempio, o come controllare i pagamenti in arrivo.
Ci sono modalità sia online che offline, in modo da permettere proprio a tutti di avere un’alternativa valida per sapere lo stato della propria situazione in relazione al sussidio. In ultimo, ricordiamo anche che per accedere al RdC ed anche per mantenerlo per tutti i diciotto mesi è necessario avere e fornire i documenti aggiornati, su tutti la Dichiarazione ISEE.
Reddito di Cittadinanza: come funziona?
Prima di approfondire gli aspetti tecnici, seppur semplici, che riguardano il Reddito di Cittadinanza, proviamo a capire meglio come funziona questa misura. Infatti, prima ancora di saper controllare il saldo o altri aspetti, è certamente necessario avere qualche informazione di base sul sussidio, sul suo funzionamento e sulle modalità per ottenerlo.
Si tratta di un aiuto destinato a tutte le famiglie italiane che rispettano determinati requisiti, sia dal punto di vista reddituale che patrimoniale. Come già citato, uno degli strumenti più importanti se non il più importante è la Dichiarazione ISEE, che attesta proprio la condizione economica del nucleo familiare (clicca qui per i requisiti).
Infatti, il RdC non fa riferimento ad un singolo soggetto, ma a tutto il nucleo familiare. Una volta fatta domanda, non resta che aspettare l’esito e controllare i criteri con cui viene stabilito l’importo. Esso, infatti, varia sulla base dell’ISEE, ancora una volta, e della composizione del nucleo familiare.
Più numeroso il nucleo, più generosa la misura. Le mensilità sono diciotto e vengono erogate sempre con il medesimo importo, a meno che cambi in maniera sostanziale l’ISEE, che ha invece una durata annuale.
Questa era un po’ una raffica sulle informazioni utili per il Reddito di Cittadinanza, ma proviamo ora a vedere come controllare saldo e pagamenti per coloro che già lo hanno domandato ed ottenuto.
Reddito di Cittadinanza: come controllare i pagamenti?
I pagamenti del Reddito di Cittadinanza arrivano ogni mese nelle medesime date: il 15 per chi riceve il primo pagamento ed il 27 per tutti gli altri. Dunque, non è in genere neanche necessario controllare tali date, ma per scrupolo (o in caso siano festivi), si può comunque tener sott’occhio la situazione.
Lo strumento principale è sicuramente il fascicolo previdenziale INPS, nella propria area personale sul portale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. In caso invece di problemi, come per esempio un pagamento atteso che non è arrivato, ci si può recare in una sede provinciale INPS per risolvere l’eventuale problema e sbloccare così il pagamento.
In ultimo, ricordiamo che il Reddito di Cittadinanza prevede anche un extra a titolo di Assegno Unico, ma che esso viene erogato in date differenti ed in automatico solo a chi possiede tutti i requisiti.
Reddito di Cittadinanza: come controllarlo?
Il Reddito di Cittadinanza è sostanzialmente automatico una volta fatta la domanda e accettata, cioè il beneficiario non deve più fare nulla se non rinnovare l’ISEE di anno in anno e fare ciò che è richiesto per quanto riguarda il reinserimento lavorativo.
Nonostante questo, tanti soggetti sono interessati alle modalità di controllo della misura non solo in termini di pagamento, ma anche per sapere per esempio il saldo.
Per farlo è necessario recarsi in un ufficio postale o ad un lettore per la propria carta RdC, ma ci sono anche dei metodi smart per farlo. Uno di questi è certamente l’app Postepay, che permette di controllare la propria area personale e tra le altre cose anche il saldo della carta RdC.
Un altro modo ancora, questa volta offline, è attraverso il numero verde. Esso è attivato e gestito da Poste ed è 800.666.888, ma non serve solo per richiedere il saldo. Attraverso questo numero è anche possibile bloccare la carta RdC, per esempio, e potrebbe essere utilissimo in caso di smarrimento o di altri problemi.
Un ultimo modo riguarda invece l’applicazione “MyAnpal”, ma in questo caso non si tratta di controllare il saldo o i pagamenti. L’app è infatti legata ai patti per il lavoro, obbligatori per i beneficiari di RdC, e permette di svolgere azioni ai fini proprio del reinserimento lavorativo (come caricare il proprio Curriculum Vitae e candidarsi ad offerte di lavoro).
Ricordiamo che in questo caso è obbligatorio essere in possesso di Spid, altrimenti non è possibile accedere alla propria area personale nell’app.
Reddito di Cittadinanza: il punto della situazione
In sostanza abbiamo visto come ci siano numerosi strumenti per i beneficiari di RdC per controllare che tutto sia regolare rispetto alla propria posizione. Dal pagamento al controllo del saldo, tutto è potenzialmente nelle mani dell’utente che non deve fare altro che prendere un po’ di dimestichezza con questi strumenti.
Un buon connubio di servizi online e servizi offline, dove questi ultimi potrebbero essere particolarmente utili per chi ha poca dimestichezza con l’online o semplicemente preferisce fare tutto senza passare da strumenti digitali.
Il Reddito di Cittadinanza rimane quindi una misura estremamente utile, come visto in introduzione, ma anche sempre più a misura di cittadino. L’obiettivo è certamente quello di rendere più semplice la gestione di questo genere di strumenti e non solo con il Reddito di Cittadinanza, ma per tutte le misure in generale.
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