In attesa di conseguire la "velocità di fuga"

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 13/11/2018 08:41

A brillare, al termine della passata ottava, è stata soltanto Wall Street e pochi altri listini minori. Gli indici europei si cimentano in una reazione scolastica; mentre l'indice MSCI che raggruppa le borse mondiali, con l'eccezione di quella USA, si limita ad un semplice pullback dell'argine che ora da supporto si è tramutato in resistenza.

Wall Street porta a casa un saldo positivo, sebbene avverta la fatica nelle ultime due sedute. Questo provoca un allontanamento dalla soglia oltre la quale si raggiungerebbe la agognata "velocità di fuga", e dunque il conseguimento di uno scenario benigno, nel medio-lungo periodo, ad elevata probabilità di realizzazione. C'è tempo ancora fino a domani sera affinché l'ADT11 si spinga oltre il 66.7%.

Nel frattempo il modello previsionale "0207", proposto appunto a febbraio, continua a descrivere con eccezionale precisione l'andamento del mercato. Dopo nove mesi, obiettivamente c'è da essere impressionati per come abbia anticipato l'evoluzione dello S&P500: non solo in termini "morfologici", ma anche di performance. Il lettore può constatare da sé l'evoluzione attesa per Wall Street per i prossimi mesi, se questa mappa del mercato dovesse continuare ad anticipare efficacemente gli eventi. La stagionalità è favorevole: quando S&P e Nasdaq vantano un saldo positivo a questo punto dell'anno, le settimane residue sono quasi sempre all'insegna del Toro. Si tratta di stabilire se questa gamba di rialzo sarà non dissimile dalle tante, tutto sommato inconsistenti, che abbiamo sperimentato nel corso del 2019, o se Wall Street finalmente cambierà marcia.


Piazza Affari termina l'ottava in territorio negativo, complice un prevedibile ripiegamento nella parte finale. Il TD Sell Sequential setup e il nostro oscillatore di momentum sono stati tempestivi, e inducono alla cautela nel brevissimo. La possibilità di ulteriori progressi nel medio periodo resta intatta: dopotutto gli indici si sono docilmente appoggiati sul long stop giornaliero. Che si tratti tuttavia di un rally correttivo, deve essere però chiaro a tutti.

Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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