Indici europei: il punto tecnico Candle Model

Giacomo Moglie Giacomo Moglie - 02/02/2018 10:53

La fine di gennaio mette sotto indagine lo scenario rialzista degli indici europei, anche nel segnale strategico, oltre che in quello tattico.
Il Dax decide il suo destino grafico strategico  nel confronto con i massimi di novembre 2017, l’Eurostoxx 50 con la sfida ai massimi del luglio 2015, il Ftse Mib con le reiterate puntate rialziste tra 23500 e 24500, di oggi come della primavera estate del 2015, e dell’ottobre 2009, ancora prima.
Intanto, tra lunedì 29 e martedì 30 gennaio 2017 tutti e tre gli indici europei perdono il segnale rialzista di calibro settimanale (in video-analisi di inizio settimana:  https://www.y outube.com/watch?v=ud7NgBWCNm8&t=84s&list=PLea2j4q7ng3j-VUs7uP2Afmt8JRIxerQ3&index=1 , in attesa dell’esito del monitoraggio di fine ottava (stasera, 2/2) che per Dax e Ftse Mib varrà la sospensione o meno anche dell’attuale segnale rialzista di calibro mensile ovvero strategico.
La volatilità recente non risparmia gli indici americani, che tuttavia sacrificano per il momento solo il segnale di breve (ricavato dal grafico giornaliero), mentre mantengono intatta la segnaletica positiva del quadro superiore (mensile e settimanale).
Va tuttavia considerato che la relativa distanza a cui sono confinati i presidi protettivi della segnaletica superiore degli indici Usa, invita ad un sovrappeso delle informazioni operative di breve (leggi in quadro giornaliero), chiamate a preservare in parte anche le favorevoli risultanze ottenute dai segnali di più ampio respiro.

DAX
La fine di gennaio mette sotto indagine lo scenario rialzista dell’indice tedesco.
Il primo a desistere è stato il segnale tattico, desunto dal grafico settimanale del Dax, che, entrato in monitoraggio già dall’inizio di settimana corrente, nella chiusura di lunedì 29 gennaio ha prodotto quell’arretramento sufficiente a far desistere il precedente segnale settimanale rialzista, aprendone uno di debolezza, da 13325, con stop e ripristino rialzista a 13600 (vedi video-analisi di inizio settimana su questa stessa testata).
Il fatto interessante è che, alla luce dell’arretramento dell’ultimo scampolo di gennaio, che fa fare capolino ad un Modello – preliminare − di InverTrend di debolezza,  il Dax è entrato in osservazione per una possibile revisione anche del segnale mensile: una chiusura di corrente ottava sotto area 13330 attiverebbe con buona probabilità l’epilogo del segnale mensile rialzista, in carica dal 12390 del 24 aprile 2017 (per una chiusura di ottava tra 12745 e 12917 il dato non sarebbe immediatamente risolutivo per una immediata implementazione del segnale ribassista).
Infine uno sguardo contingente al Trend/segnale di breve, ricavato dal quadro giornaliero, passato in neutrale nella fascia 13200/13300, è evoluto in ribassista con il passaggio in debolezza sotto 13130 (stop a 13370), e trova nuova area di interessante osservazione tra 12740 e 12830.
 
EUROSTOXX 50
Per l’Eurostoxx 50 l’assenza del segnale mensile rialzista risale a novembre 2017, dalla incapacità di lasciarsi alle spalle 3715, che rimane tuttora il livello sopra cui il segnale mensile tornerebbe in servizio.
Eguale stato al momento interessa il segnale settimanale, privo di indicazione rialzista da lunedì 29 gennaio, con ritorno rialzista a 3715.
Il segnale giornaliero, da martedì 30 gennaio, è uscito dalla precedente proposta rialzista per abbracciare lo scenario di debolezza di breve.
 
FTSE MIB
L’epilogo di gennaio ha postato verifiche delle intenzioni rialziste di periodo anche per il ftse Mib, all’avvicinarsi dell’area che tra 23500 e 24500 è stata di respingimento delle intenzioni rialziste di periodo già in due fasi storiche: nell’ottobre (e mesi seguenti) del 2009 − sulla reazione della prima incursione in area 12300 del marzo 2009 − poi una nuovo respingimento dal rialzo il Ftse Mib l’ha registrato dall’area 23500/24500 nella primavera-estate del 2015.
Dunque questa area è marcata di valore altamente strategico per il Ftse Mib.
Passando alla ricognizione della segnaletica operativa, iniziando proprio dal segnale mensile esso entra a questo punto in monitoraggio sulla sua continuità: monitoraggio che si esegue sulle chiusure di settimana, con l’epilogo di questa ottava che se sotto area 23600 finirebbe per stoppare temporaneamente il segnale rialzista mensile, rimandando – nel caso – il suo ripristino solo sopra a 24560.
L’osservazione di fine settimana corrente diviene di particolare interesse, in quanto arriva a stretto giro dopo la perdita del segnale di calibro settimanale che il Ftse Mib ha accusato nella seduta di mercoledì 30 (con promessa di ripristino di segnale settimanale rialzista a 24160), per mano di un Modello di StopTrend di debolezza che scaturisce dall’approdo all’area 23765/24160, in qualche modo marcata di significato tattico correlato – anche qui – ai sedimenti interpretativi lasciati in quest’area nel luglio 2015.
Infine un cenno al Trend/segnale di breve, ricavato dal quadro grafico giornaliero, che segnala il passaggio dal precedente segnale rialzista ad uno relativamente ribassista da 23785, nella prima frazione di seduta di mercoledì 24 gennaio, come già illustrato nella video-analisi di inizio settimana.
Stop e ripristino rialzista a 24050.
Per la seduta odierna (2/2), una capacità di epilogo sopra 23430 sarebbe l’evento grafico da cui si aprirebbe il monitoraggio per una possibile revisione del segnale ribassista giornaliero in corso.

 
Indice Ftse Mib: grafico giornaliero,  Trend/segnale in corso  − fonte grafico: Visual Trader
 

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