Il quadro Candle Model superiore degli indici americani mantiene l’orientamento di fondo al rialzo, senza tuttavia aver fatto registrare una accelerazione degna di nota una volta scavalcati i massimi di primavera 2015.
Sul fronte europeo, il territorio grafico inizia a tingersi di orientamenti diversi tra Dax e Ftse Mib, con l’Eurostoxx 50 che si posiziona in ambito intermedio.
Nell’interpretazione Candle Model, sul Dax, per la prima volta da gennaio 2016, fa capolino un tentativo rialzista nel quadro mensile.
Piuttosto indietro invece il Ftse Mib nel recupero del proprio progetto rialzista.
In posizione intermedia l’Eurostoxx 50, che si ritrova la forza di ripristinare l’indicazione rialzista di breve, mentre intanto comincia ad avvicinare ed inquadrare nel mirino dell’apprezzamento area 3060, di concomitante revisione rialzista sia settimanale che mensile.
DAX e FTSE MIB: il territorio grafico si tinge di orientamenti diversi
L’incursione rialzista di ieri l’altro (8/8) sul Dax, peraltro di ordine simile a quella di altri indici europei, ha contribuito ad aggiornare e mappare in maniera praticamente opposta il territorio grafico in cui si muove l’indice tedesco rispetto a quello italiano.
Vediamo da che cosa nasce questa considerazione che si innesta da differenziazioni della segnaletica già in parte emerse un paio di settimane fa.
Dax e Ftse Mib: quadro settimanale
Nella ricognizione parallela del quadro grafico settimanale di Ftse Mib e Dax, per quest’ultimo l’intercettazione di 10340 al rialzo del 27 luglio aveva cambiato il segno del Trend/segnale settimanale, virandolo in proposta rialzista, con annesso stop a 9260.
Il livello di revisione al rialzo del Trend/segnale settimanale del Ftse Mib è invece posizionato ben più in alto, a 17970, ben distante dai corsi attuali anche dopo il recente recupero.
Questo si erge a primo indizio di quanto indietro sia ancora il Ftse Mib nel suo progetto di recupero, posto che entrambi gli indici non hanno confezionato durante il percorso ribassista di fine giugno palesi configurazioni grafiche di proposta di ripartenza rialzista.
Dax e Ftse Mib: quadro mensile
Sorvolando per ora sul segnale di breve, del cui aggiornamento ci occupiamo più avanti, l’altro elemento di novità che giunge con il riavvio di settimana corrente è che il Dax sia andato ad intercettare anche il livello che nel più ampio quadro − quello mensile − era deputato a circoscrivere l’ipotesi di debolezza mensile dell’indice tedesco.
Un ingresso timido e limitato in area 10475 messo a segno l’8 agosto, che smantella il segnale ribassista mensile attivo da 6 mesi a questa parte, e che mappa eventuali futuri arretramenti dell’indice tedesco come momenti correttivi all’interno di un ritrovato scenario mensile rialzista, protetto a 9210 (con l’intermedio 9690 che presidia l’aspettativa rialzista settimanale). Questa l’evoluzione recente del Dax, mentre il Ftse Mib, con il suo moderato passo di apprezzamento delle ultime settimane non ha fornito pari o paragonabile forza, tale da smantellare almeno l’indicazione di debolezza settimanale.
In definitiva, quello che i Modelli dell’analisi Candle Model rilevano a questo punto è una diversa segnaletica che affianca il più ampio scenario sui due indici, con il Dax con sguardo verso il quadrante rialzista, con correlato impegno a produrre una chiusura di agosto almeno sopra 10425 per non sospettare della bontà del nuovo scenario; mentre il Ftse Mib, nonostante la sua indole ad un moderato recupero, rimane di fatto ancora ingabbiato in una segnaletica che intravede stabilizzazione ma pur sempre priva di indicazioni di palese proposta rialzista.
Quello che ne deriva è un quadro in cui, dopo Brexit, la pressione ribassista sul Ftse Mib si attenua, ma fatica ad essere smantellata del tutto, a favore di un ritrovato ottimismo, che invece sembra investire gli indici europei nordici.
Dax e Ftse Mib: quadro giornaliero – Trend/segnale di breve Non ci resta che dare un aggiornamento del segnale di breve dei due indici, anche in questo contesto disallineati al momento, pur partendo da una notazione tecnica comune, arrivata in chiusura del 2 agosto (con l’approdo nell’area di interstizio grafico), quando per entrambi è scattata l’indicazione di messa in Flat e ripristino parziale ribassista su rimbalzo (vedi report precedente).
La nuova energia rialzista profusa ha portato il Dax ben oltre nella sua ascesa, intercettando al rialzo 10460 che era deputato a dare ripristino dell’indicazione rialzista di breve, ancora in corso, protetta a 10215.
Di diverso avviso − se confrontato con quello del Dax − ovvero senza novità di rilievo – rispetto al report precedente – il quadro Candle Model di breve del Ftse Mib, ancora formalmente interessato da un rimbalzo (dopo il riposizionamento in Flat del 2 agosto in chiusura), un rimbalzo su cui innestare un parziale ripristino di indicazione di debolezza, in cui la rielaborazione decisa in senso rialzista del Trend/segnale giornaliero si avrebbe solo sopra area 17130, minimamente filtrata, nel caso.
Indice Ftse Mib: grafici mensile, settimanale e giornaliero – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
Indice Dax : grafici mensile, settimanale e giornaliero – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
Indice EUROSTOXX 50
Dalla ricognizione parallela su Dax e Ftse Mib abbiamo desunto indicazioni direzionali contrastate in questa fase, dunque.
A tal proposito risulta di particolare interesse rilevare la dinamica della segnaletica Candle Model in corso per un indice, l’Eurostoxx 50, che esprime natura trasversale ovvero di parziale partecipazione alle dinamiche degli indici nazionali del Vecchio Continente, attraverso i suo maggiori titoli.
Sull’indice paneuropeo ritroviamo una segnaletica Candle Model ancora formalmente votata a debolezza sul quadro superiore, sia in riferimento a quello mensile (dal 14/1/2016) che rispetto a quello settimanale. Area 3060 risulta di contestuale revisione rialzista per entrambi gli orizzonti temporali citati, e dunque passa per la capacità di sopravanzare al rialzo area 3060 la radicale revisione dello scenario più ampio dell’Eurostoxx 50.
Una incursione nel più dinamico quadro giornaliero, a completamento della ricognizione Candle Model sull’Eurostoxx 50, in rilevazione del Trend/segnale giornaliero, segnala una indicazione rialzista appena riattivata, nella seduta di ieri (9/8), a 3019, con stop protettivo a 2930.
Una proposta di ripartenza di breve, nella sostanza, che sopra 3060 troverebbe propagazione a livello di scenario più ambio dell’indice.
Procediamo ora alla ricognizione Candle Model degli indici Usa Dow Jones e S&P 500.
Indice DOW JONES
Luglio è stato il mese in cui l’indice Dow Jones ha ritoccato al rialzo i massimi assoluti che erano stati segnati nella primavera del 2015. Un avanzamento − quello di luglio 2016 − che si è mantenuto moderato nel suo incedere sull’inesplorato territorio grafico, disteso sopra area 18350. Ma la circospezione nell’avanzamento rialzista non è sfociata in un evidente ripensamento, ottemperando alla chiusura minima richiesta al mese di luglio (17924) e men che meno evitando di cadere nell’elaborazione di formazione grafica di debolezza, tanto nel quadro mensile quanto in quello settimanale.
Tanto basta sino ad ora per confermare il Trend/segnale mensile rialzista, con stop protettivo (e contestuale revisione ribassista) ancora attestato a 17060 punti. Alzando lo sguardo all’indietro, il segnale mensile rialzista del Dow Jones vanta una netta prevalenza dall’autunno 2015, quando è riaffiorato ( il 2 ottobre a 16472), per cambiare idea (ovvero orientamento) nel solo intervallo temporale intercorso tra il 17 giugno e l’11 luglio 2016 (tra 17675 e 18168), salvo rientrare − per l’appunto − nuovamente in proposta rialzista.
Rispetto all’ultimo aggiornamento postato su questo canale, nemmeno il quadro settimanale del Dow Jones si è distolto dall’indicazione rialzista, ripristinata – lo ricordiamo – a 18020 venerdì 8 luglio. Una parziale novità la annotiamo solo in merito allo stop protettivo del quadro settimanale rialzista, che se all’inizio del segnale si attestava a 17060, con il riavvio di presente ottava può essere sensibilmente avvicinato, a 18245, anche se in veste sospensiva del segnale (ovvero come livello di uscita dal long), e non di duale revisione, come di consueto.
Se il quadro superiore del Dow Jones (mensile e settimanale) non rileva variazioni interpretative da inizio luglio, il quadro giornaliero invece ha vissuto una certa alternanza di indicazioni direzionali, che un perdurante stazionamento in un range di 300 punti per diverse settimane ha finito con il favorire.
La cronistoria dei Modelli Candle Model che si sono succeduti − da ultimi − nel quadro giornaliero di Dow Jones riferisce di un una indicazione di debolezza intervenuta giovedì 21 luglio, a 18470, rimasta attiva sino a venerdì 5 agosto, quando a 18483 è stata nuovamente intercettata una proposta rialzista giornaliera, protetta a 18280.
In riferimento a tale Trend/segnale di breve, va registrata dalla chiusura di ieri sera (9/8) l’entrata in monitoraggio per il mantenimento dello stesso, monitoraggio che proseguirà sin tanto i prezzi restino sotto 18585, massimo assunto ieri.
Indice Dow Jones: grafici mensile, settimanale e giornaliero – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
Indice S&P 500
Sull’S&P 500 ritroviamo un analogo – rispetto al Dow Jones – quadro superiore rialzista, tanto per la componente che deriva dal quadro settimanale quanto per quella mensile.
La dinamica mensile, in dettaglio, ha rielaborato un Modello rialzista dal 4 marzo 2016 (un InverTrend rialzista da rintracciare con la combinazione della candela mensile di febbraio 2016 con quella di settembre 2015), con stop protettivo adeguato a 1991 dopo che l’11 luglio il maggior indice Usa aveva scavalcato al rialzo 2134,72, già massimo assoluto di maggio 2015.
La chiusura di luglio 2016, senza ripensamenti, ha lasciato confermata la segnaletica mensile rialzista sull’S&P 500.
Non dissimile – nell’orientamento − è la lettura operativa offerta dal quadro grafico settimanale dell’S&P 500, in cui risale a venerdì 8 luglio la riattivazione del corrispettivo Trend/segnale rialzista, con la violazione al rialzo di 2114.
La protezione dell’indicazione settimanale rialzista dell’S&P 500 rimane ancorata all’iniziale 1991, per cui va considerata l’opportunità di modulare in qualche modo l’intensità di tale indicazione, magari agganciandola in parte con le evidenze che il quadro di breve, ovvero giornaliero, fornisce in questa fase.
E andiamo a vedere come troviamo posizionato orientato al momento il Trend/segnale giornaliero, visto che anche l’S&P 500 non ha brillato per distinta capacità di progressione al rialzo nelle ultime settimane, dunque disegnando un contesto grafico fertile per una alternanza delle indicazioni direzionali di brevissimo.
Limitandoci all’ultimo lembo grafico dell’indice, a 2179 venerdì 5 agosto, in positiva reazione dei dati sul lavoro, è andata ripristinata l’indicazione rialzista giornaliera (da Flat che era riposta in precedenza, dalla chiusura del 2/8), con stop allegato 2152.
Dalla chiusura di ieri sera (9/8) il Trend/segnale rialzista giornaliero è entrato in osservazione per il suo mantenimento o meno, osservazione che si protrarrà (in scala intraday) sin tanto i prezzi restino sotto 2188, massimo visto ieri stesso.
In sostanza, una dinamica intraday di perdurante debolezza potrebbe portare al cambiamento del verso del Trend/segnale di breve, in virtù del Modello di InverTrend (per ora solo preliminare, quindi non esecutivo) che si è affacciato sull’S&P 500, come anche sul Dow Jones.
E passa per le rispettive capacità degli indici Usa di superare i propri massimi visti ieri per ultimare questo momento di monitoraggio sulla continuità o meno delle intenzioni rialziste di breve dei due indici, continuità che verrebbe d’ufficio confermata sopra i valori di massima tonicità di ieri.
Indice S&P 500: grafici mensile, settimanale e giornaliero – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader