Indici europei: analisi Candle Model operativa

Giacomo Moglie Giacomo Moglie - 02/11/2016 12:39

Tutto da ricostruire per gli indici europei. Archiviata la segnaletica rialzista che − nel quadro settimanale – aveva accompagnato il tentativo rialzista da fine luglio per il Dax, dal 19 settembre per l’Eurostoxx 50, dal 6 ottobre per il Ftse Mib.  Adesso servono nuove intenzioni per riabbracciare la tesi rialzista.
Un occhio agli indici Usa può dare utili indizi di contesto: la conferma della mancata tenuta dei minimi del 13 ottobre (tramite una continuità dei Modelli di debolezza scattati) dipingerebbe un contesto di debolezza più generale, mentre configurazioni di ripartenza al di là dell’Oceano conferirebbero capacità reattiva ai livelli dinamici che l’arretramento nel Vecchio Continente si appresta ad intercettare.
 
 DAX
Quello archiviato ieri (1/11) sul Dax è stato uno dei segnali rialzisti di calibro settimanale più longevo tra gli indici di nostra consueta osservazione.
Elaborato il 27 luglio, coinciso tra l’altro con lo scavalcamento al rialzo di tutta la turbolenza innestata dal referendum d’oltremanica, ha vissuto diversi arretramenti temporanei da area 10800, ma solo ieri il testimone è passato di mano, per via di un contestuale Modello di InverTrend ed OuTrend di debolezza, attivati dal passaggio in debolezza di 10580 (parametro evidenziato nella video-analisi del 30/10) con relativo stop (e ripristino rialzista) ora attestato appena sopra 10830.
Per quanto riguarda la lettura operativa Candle Model di breve del Dax, quella che qui intendiamo desunta dal grafico giornaliero dell’indice tedesco, già nella prima parte di seduta di venerdì 28 ottobre, a 10630, l’indicazione direzionale era divenuta ribassista − seppur moderatamente, nella fase iniziale − come già commentato nella video-analisi del 30 ottobre (https://www.youtube.co m/watch?v=6JP6aJ0hDZU&index=29&list=PLea2j4q7ng3j-VUs7uP2Afmt8JRIxerQ3 ).
Lo stop all’ipotesi ribassista di breve è posto da ieri a 10730.
Va detto che l’area sovrastante 10200/10250 è stata capace di organizzare diversi tentativi di ripartenza di breve nei due mesi passati, per cui rimane accesa l’osservazione Candle Model per verificare se, candela dopo candela, non compaiano indizi (cioè configurazioni grafiche, ovvero Modelli) in tal senso.
 
Indice DAX: grafico giornaliero e settimanale – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
 
FTSE MIB
L’epilogo dell’indicazione rialzista di calibro settimanale sul Ftse Mib è avvenuta lunedì 31 ottobre, a 17125, quando si è consumata la prima chiusura giornaliera al di sotto dei livelli dinamici di brevissimo (vedi inserto di momentum in grafico giornaliero, nell’immagine sotto), le medie filtro dell’analisi Candle Model (o medie fattoriali), che dal 21 ottobre erano interpellate giornalmente per confermare o meno l’indicazione rialzista settimanale in corso dal 6 ottobre (vedi le ultime 2 video-analisi settimanali nel canale https://www.youtube.com/playlist?list=PLea2j4q7ng3j-VUs7uP2Afmt8JRIxerQ3 .
Vanno fatte un paio di considerazioni in merito alla sopravvenuta indicazione di debolezza settimanale, entrambe funzionali all’opportunità di modulare l’intensità del subentrato segnale di debolezza con altri indizi di contesto.
Il primo riguarda l’area compresa tra 16600 e 16750, dove transitano supporti dinamici settimanali, per verificare quale vocazione di contenimento della pressione ribassista sia ad essi associabile in questo frangente.
La seconda attiene anch’essa al Money Management dell’intensità del segnale, e deriva dalla distanza del livello di stop (e revisione al rialzo) che affianca il neo-Trend/segnale di debolezza settimanale, posto a 18.000. Ciò coopta l’opportunità di abbattere l’intensità del segnale settimanale di debolezza nelle fasi in cui l’indicazione di breve fosse di avviso contrario, ovvero rialzista.
Ma non è il caso contingente, in quanto l’indicazione direzionale rilavata nel quadro giornaliero del Ftse Mib risulta ribassista dal 26 ottobre, da area 17180/17200, con stop e ripristino rialzista appena sopra 17430 (vedi video-analisi del 30 ottobre, https://www.youtube.com/watch?v=6JP6aJ0hDZU&index=29&list=PLea2j4q7ng3j-VUs7uP2Afmt8JRIxerQ3 ).
Anche per il contesto grafico di breve, l’area tra 16600 e 16700 va osservata in quanto già di resistenza al rialzo tra fine settembre e metà ottobre, ora potrebbe accogliere qualche istanza di stabilizzazione, anche se nella nostra osservazione operativa Candle Model la revisione dell’indicazione direzionale è demandata in ultima battuta alla comparsa di un Modello contrario a alla intercettazione dello stop protettivo del Modello in corso.


 
Indice FTSE MIB: grafico giornaliero e settimanale – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
 
EUROSTOXX 50
L’Eurostoxx 50 non si è sottratto alla revisione interpretativa che nel quadro settimanale ha interessato Dax e Ftse Mib, sopra commentati.
La dinamica settimanale dell’ultimo approccio ai 3100 dell’Eurostoxx 50 è confluita nel finale di ottava trascorsa nella formazione di un Modello di InverTrend ribassista preliminare, con la compartecipazione delle prime due candele settimanali di settembre per la sua identificazione, mancante tuttavia di un attraversamento in debolezza di 3050 per divenire esecutivo a tutti gli effetti. Un test di perlustrazione il 31 ottobre, e poi ieri l’ulteriore passaggio hanno decretato l’epilogo dell’indicazione rialzista settimanale, in corso da 2968 di lunedì 19 settembre.
Come per gli altri due indici, va attrezzata una certa attenzione in questa fase iniziale di indicazione di debolezza che va ad interessare i diversi livelli dinamici che faticosamente l’indice paneuropeo si era lasciato alle spalle, seppur senza troppa convinzione, e che ora potrebbero offrire qualche velleità di reazione.

In merito al quadro giornaliero dell’Eurostoxx 50, il segnale di breve ha conosciuto solo ieri, a 3015, la revisione interpretativa nel senso della debolezza, con stop attestato a 3083, e la consegna che l’eventuale ingresso nell’area compresa tra 2922 e 2983 si espleterebbe un possibile monitoraggio per individuare eventuali configurazioni di ripartenza, ora non presenti.

 

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