Indici azionari Usa al ceckpoint della continuazione rialzista.

Giacomo Moglie Giacomo Moglie - 08/05/2017 10:29

A guardare la dinamica degli ultimi due mesi sull’indice Dow Jones e S&P 500 il motore del rialzo azionario di Wall Street non gira più a pieno regime, escludendo il Nasdaq Composite, che ha inanellato con aprile il sesto mese rialzista consecutivo, suffragando al momento una segnaletica operativa Candle Model compiutamente rialzista.
L’interesse interpretativo si appunta tuttavia sul Dow Jones e sull’S&P 500 che denotano – entrambi – un momento di verifica delle aspirazioni rialziste di più ampio periodo, dall’osservazione cioè del Trend/segnale mensile, in procinto di essere o  rinnovato e fornito di nuovi presidi protettivi, più ravvicinati di quelli attuali, o, viceversa, di vedere interrotto il longevo segnale rialzista di calibro mensile che li interessa.
Il fatto che questo momento di verifica si presenti in maggio, mese statisticamente prono a qualche forma di realizzo − secondo un diffuso adagio finanziario −  aumenta l’interesse all’osservazione della dinamica sui due indici Usa, mentre per gli indici europei non si hanno al momento eguali monitoraggi, vista la segnaletica di più ampio respiro favorevole (Trend/segnale mensile rialzista) sia per gli indici Dax che per l’Eurostoxx 50, accompagnati da uno stato neutrale del Ftse Mib (il prossimo aggiornamento della lettura operativa lunedì 8 maggio in live streaming alle 15:30, da poter rivedere su https://www.youtube.com/playlist?list=PLea2j4q7ng3 j-VUs7uP2Afmt8JRIxerQ3 ) .
Tornando in America, per il Dow Jones e l’S&P 500, dopo un marzo in cui è stato ceduto terreno, aprile ha conferito nuova positività che tuttavia non è bastata a rinnovare i rispettivi massimi assoluti, come era puntualmente accaduto  nei cinque mesi precedenti.
In riferimento al quadro mensile/strategico del Dow Jones e S&P 500, rispetto alle indicazioni rialziste rispettivamente in corso da 18168 dell’11 luglio 2016 e da 1999 del 4 marzo 2016 (tale è la longevità che il Trend/segnale rialzista mensile  rispettivamente vanta), da inizio maggio i due indici sono entrati in monitoraggio sulle chiusure settimanali, sin tanto gli indici medesimi restino sotto – rispettivamente − 21169 e 2400, lambito dall’S&P 500 venerdì scorso. Alle condizioni date, scampata l’eventualità per questa settimana, per la prossima, a questo punto, una chiusura di ottava del Dow Jones inferiore all’area 20800 interromperebbe il segnale mensile, così come sull’S&P 500 per un epilogo di prossima ottava inferiore a 2375 produrrebbe lo stesso ripensamento interpretativo.
Il monitoraggio sopra descritto avrebbe termine nel momento in cui gli indici in oggetto fossero capaci di scavalcare prima al rialzo i rispettivi massimi di marzo (area 21169 per il Dow Jones, area 2400 per l’S&P 500), entrando – in tal caso − di fatto in quella che nell’analisi Candle Model si chiama rinnovo di indicazione rialzista, mensile nello specifico, con l’interessante notazione accessoria di avvicinamento del presidio protettivo, rispettivamente a 19830 per il Dow Jones e 2271 per l’S&P 500 durante il mese di maggio, e poi, rispettivamente a 20375 e 2320 da giugno.
Di analisi Candle Model si parlerà al prossimo ITForum 2017, venerdì 19 maggio, sia con un intervento dal titolo DALL’ANALISI CANDLE MODEL, IL CONCEPT del CANDLE MODEL RUBIK ADVISOR (http://www.itforum.it/rimini2017/programma?g=day2 ),
sia in una sessione didattica ospitata dallo stand Traderlink alle 12:30, sempre di venerdì 19 maggio.
DALL’ANALISI CANDLE MODEL, IL CONCEPT del CANDLE MODEL RUBIK ADVISOR - ITForum Rimini 2017
 

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