Gli indici europei mostrano una segnaletica operativa mista, fiaccata in alcune sue componenti dalla traiettoria ribassista manifestata a metà novembre.
La reazione al rialzo di ieri (lunedì 4 dicembre) riattiva qualche tentativo rialzista di breve, che si esprime di flebile intensità e pregno di rischi sin tanto non si riesca in maniera decisa a scavalcare al rialzo tutta la struttura grafica interlocutoria che gli indici europei hanno formato da metà novembre in poi.
Gli indici Usa hanno visto nella seduta di ieri un raffreddamento dell’aspettativa rialzista per il quadro di breve dell’S&P 500, mentre resiste il segnale di breve rialzista sul Dow Jones e Nasdaq Composite. Invariato il quadro superiore (mensile e settimanale) favorevole degli indici Usa.
La distanza dei livelli protettivi dei segnali di calibro mensile e settimanale richiamano alla concreta opportunità di inserire prime valutazioni di money mangement e di iniziare a sovrapesare – con scopo di bilanciamento complessivo – eventuali indicazioni di debolezza di breve.
Indici azionari europei
DAX Il tono correttivo di settimana trascorsa per il Dax non ha smantellato la prospettiva rialzista abbinata al quadro superiore dell’indice tedesco: rimane in vocazione operativa il Trend/segnale mensile, con relativo presidio protettivo a 11860, e di eguale avviso operativo rimane il Trend/segnale settimanale ovvero tattico, protetto a 12515.
Nel quadro giornaliero, in ricognizione dell’indicazione operativa di breve, l’affondo in debolezza di venerdì scorso ha rimosso il precedente tentativo rialzista di breve, e passa adesso per una capacità di superare 13210 l’elaborazione di una nuova indicazione rialzista di calibro giornaliero.
Venerdì scorso, intanto, è avvenuto un test del livello dinamico rappresentato dalla media trimestrale dell’indice tedesco, che ha portato sin qui sollievo dalle precedenti pressioni ribassiste.
Tra 13000 e 13080 numerosi livelli dinamici che fungono da spartiacque nelle prossime intenzioni direzionali di breve dell’indice.
EUROSTOXX 50 L’Eurostoxx 50 ha prodotto ieri (4 dicembre) una simultanea proposta rialzista che interessa tanto il quadro tattico/settimanale, quanto il segnale di breve, ricavato dal grafico giornaliero dell’indice.
Rispetto dunque ad un Trend/segnale mensile che si conferma attendista, viene ricalibrato al rialzo il Trend segnale settimanale, da ieri, da 3576, con stop e revisione ribassista a 3519.
Questo stesso livello si propone adesso di presidio protettivo anche del tentativo di breve al rialzo profuso ieri, dalle 13:00 secondo la nostra lettura operativa, da 3568. Tentativo subito alle prese con le resistenze dinamiche di periodo, che conferiscono vulnerabilità a tale segnale, in questa fase iniziale.
FTSE MIB Si propone ancora misto il quadro superiore del Ftse Mib, con un Trend/segnale mensile − ovvero strategico − ancora rialzista, con protezione a 21325, mentre l’indicazione operativa desunta dal quadro settimanale denota dal 15 novembre la perdita del segnale operativo rialzista, con la − seppur temporanea − violazione in debolezza di 22020. A questo punto il Trend/segnale settimanale volgerebbe nuovamente rialzista sopra 23135.
La natura mista del quadro superiore restituisce maggiore valenza alle indicazioni direzionali di breve, nella cui istantanea compare adesso una indicazione rialzista appena ritrovata nella seduta di ieri, lunedì 4 dicembre, alle 13:00, a 22365, con stop protettivo posizionato a 21390, anche se una incapacità di superare al rialzo area 22560 assegna in questa fase già a 22160 il compito di dichiarare scaduta la proposta rialzista di breve, a favore − in caso si sua intercettazione in debolezza − di immediata riapertura del segnale ribassista giornaliero.
Indici azionari Usa DOW JONES La struttura superiore del Dow Jones (mensile/strategica e settimanale/tattica) resta in ambito di segnaletica operativa rialzista, non smantellata dalla pausa nella progressione rialzista sperimentata in agosto, o dalla poca certezza direzionale della frazione di novembre trascorsa.
Il Trend/segnale settimanale è costantemente rimasto dell’avviso rialzista, protetto a 22215 dal 6 ottobre.
Di medesimo orientamento operativo – rialzista − viaggia il Trend/segnale mensile, in riferimento della view operativa strategica sull’indice americano, in cui l’ipotesi rialzista resta protetta a 20375.
In merito al segnale di breve, in ricognizione del quadro grafico giornaliero, l’ultimo aggiornamento del segnale è stato in orientamento rialzista, da mercoledì 14 novembre, da 23410. Stop protettivo a 23550.
S&P 500 Anche l’S&P 500 registra segnaletica rialzista rilevata nel quadro superiore (mensile e settimanale).
Il trend/segnale mensile prosegue in indicazione rialzista, dal marzo 2016, protetto a 2322.
Di eguale avviso – cioè rialzista – il Trend/segnale tattico, ricavato dal quadro settimanale dell’indice, in cui il rientro in segnale rialzista risale a martedì 12 settembre, a 2491, coadiuvato da stop a 2428.
La foto del segnale di breve (quadro giornaliero) consegna un aggiornamento del segnale arrivato giusto in chiusura di seduta di ieri (lunedì 4 dicembre), a 2640, quando la formazione di un InverTrend di debolezza ha mandato in epilogo il precedente segnale rialzista giornaliero: per riproporre lo stesso a questo punto occorrerebbe un passaggio sopra 2665,20.
NASDAQ Composite Anche per il Nasdaq Composite l’istantanea scattata con l’analisi Candle Model rilascia in corso d’opera un segnale rialzista sul quadro superiore, come anche nel quadro giornaliero, al momento.
A 6737 la tutela protettiva del Trend/segnale giornaliero, a 6343 a presidio del Trend/segnale settimanale, a 6080 a sentinella del più longevo Trend/segnale mensile.