Dopo lo scrollone di inizio anno, un certo affanno nel proseguire con convinzione il recupero di primavera ha creato il terreno più fertile per gli scenari di negatività associabili all’eventuale uscita della Gran Bretagna dalla UE.
Così l’avvicinarsi della data del referendum ed il suo esito incerto forniscono carburante all’avversione al rischio che trova dirette conseguenze anche nella discesa dei listini azionari, pur nell’ambito di un quadro generale degli stessi che si presenta comunque differenziato a seconda si guardi all’America oppure all’Europa, per ora.
Gli aggiornamenti sulle proiezioni dell’esito condizioneranno inevitabilmente il posizionamento degli operatori da qui al referendum, in un andamento aperto a tutte le ipotesi, più probabilmente pregno di volatilità.
Noi, con gli occhiali dell’analisi Candle Model, passiamo direttamente alla lettura dei Modelli che interpretano le dinamiche attuali, sui principali indici americani ed europei.
Entrando nel merito della segnaletica Candle Model dei diversi indici, l’elemento di diversità più significativo − al momento − riguarda il più ampio quadro mensile, che resiste ancora in indicazione rialzista per gli indici Usa, mentre resta l’impronta a debolezza per quelli europei, da diversi mesi. E questo spiega – sin qui – la maggiore debolezza relativa degli indici del Vecchio continente, in naturale emanazione – d’altra parte – del diretto impatto dalla questione Brexit.
Accanto a questo, di differenziazione, rileviamo invece un generale deterioramento al momento – sia degli indici Usa che di quelli europei – del quadro grafico settimanale, in cui per tutti è di recente sopravvenuta una indicazione ribassista.
Passiamo ora alla disamina della segnaletica Candle Model sui diversi indici internazionali, iniziando da quelli Usa.
S&P 500
La chiusura di settimana del 10 giugno ha individuato una novità nel quadro settimanale dell’indice S&P 500, che adombra la comparsa di un Modello di debolezza − InverTrend, da 2096 punti − con annesso stop e ripristino della prospettiva rialzista settimanale solo sopra 2121, a questo punto.
Questa indicazione − di calibro settimanale − si propone antagonista per il momento rispetto al Trend/segnale mensile sul maggior indice Usa, di orientamento ancora rialzista, inaugurato il 4 marzo 2016, a 1999 punti (con stop a 1810), il cui prossimo controllo avverrà solo a fine giugno. La distanza dello stop naturale ed il particolare contesto suggerisce tuttavia di sterilizzare in flat il segnale mensile a 2025, nel caso.
In completamento anche del quadro di breve, in annotazione delle dinamiche ricavate in grafico giornaliero, il Trend/segnale è stato revisionato al ribasso venerdì 10 giugno, a 2107, con stop e ripristino rialzista a 2121.
Dow Jones
L’accantonamento dell’aspettativa rialzista settimanale riguarda anche l’indice Dow Jones, dal fine settimana archiviato (10/6), a 17865. A questo punto solo sopra 18016 avremmo il ripristino della view rialzista settimanale.
Per quanto riguarda il più ampio quadro sul Dow Jones, quello mensile, rialzista al momento (maturato il 2/10 2015 a 16472, con stop ancorato a 15365), esso è in monitoraggio sulle chiusure di settimana, sin tanto resti sotto 18168. Per questa settimana, un epilogo inferiore a 17810/17830 farebbe perdere all’indice americano l’indicazione rialzista mensile.
Infine in aggiornamento del più dinamico quadro giornaliero, venerdì scorso, a 17915 è andato perso il segnale giornaliero rialzista, che ora verrebbe ripristinato solo sopra 18016. Per la seduta odierna, su capacità di mantenersi sopra 17665, sarà attivo un monitoraggio per cogliere un eventuale ripensamento delle intenzioni ribassiste di brevissimo.
Indici Dow Jones e S&P 500: grafico settimanale – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
Dax
Con l’apertura in debolezza di ieri mattina (13/6) abbiamo rilevato il deterioramento del quadro generale dell’indice tedesco che, in continuazione di indicazione ribassista di breve (nel quadro giornaliero) ha aggiunto l’inaugurazione di un Trend/segnale di calibro settimanale ribassista (vedi report di ieri su link http://www.trend-online.com/al/indici-europei-analisi-candle-model-1306/ ) coadiuvato da stop a 10365, in cui la prossima osservazione utile vi sarà solo venerdì 17 giugno. Tra le dinamiche utili per rimettere sotto osservazione il segnale settimanale vi sarebbe una capacità di concludere la corrente ottava per l’indice tedesco sopra 9715.
In merito al più ampio quadro di osservazione, quello mensile, il Dax rimane interpretato da una indicazione di debolezza, in corso da gennaio 2016, che verrebbe revisionata solo da una capacità del Dax di guadagnare quota 10480.
Infine un occhio alla più dinamica evoluzione di breve, ricavata dal grafico a candele giornaliere, in ambito di indicazione ribassista – dicevamo all’inizio − riattivata venerdì 10/6 in apertura, a 10025; (vedi report precedente postato su questo canale
http://www.traderlink.it/analisi/analisi-candle-model/indici- ). Nell’area tra 9484 e 9530 sia il 10 marzo che il 7 di aprile l’indice tedesco ha disegnato dei minimi relativi, e comunque una reazione. Vedremo se la dinamica di fine seduta odierna fornirà configurazioni utili per ipotizzare una pausa della pressione ribassista, almeno di breve.
Eurostoxx 50
La dinamica – ed anche la segnaletica − dell’indice Eurostoxx 50 è analoga in questa fase a quella dell’indice Dax.
La debolezza in apertura di ieri (13/6) ha aperto ad un segnale di debolezza di calibro settimanale, da 2893, con annesso stop a 3098, in archiviazione della precedente indicazione di positività. A questo punto, la prossima osservazione in quadro settimanale vi sarà solo a fine di presente ottava, e tra le dinamiche di interesse per rimettere in osservazione la neo-pervenuta indicazione di debolezza vi sarebbe la capacità per l’indice paneuropeo di riagguantare 2905 per fine di presente ottava.
Ribadita anche per l’Eurostoxx 50 l’indicazione di debolezza del più ampio quadro osservato, quello mensile, che è protetto ora a 3160, il concomitante Trend/segnale ribassista di breve – giornaliero – riattivato a 2980 il 10/6 (vedi report precedente in questo canale, link http://www.traderlink.it/analisi/analisi-candle-model/indici-europei-analisi-candle-model_16162TH0IMIQ3CE ) è in avvicinamento oggi dell’area 2801/2820 di minimo relativo e reazione del 24 febbraio 2016. Valuteremo a chiusura di seduta odierna se interverrà una configurazione utile per ipotizzare un cambio di interpretazione circoscritto al Trend/segnale ribassista giornaliero, nel caso.
Ftse Mib
Anche nel quadro tecnico Candle Model del Ftse Mib è rilevato al momento un allineamento delle indicazioni ribassiste su tutte le scale grafiche osservate, da quella mensile a quella giornaliera, passando per quella settimanale.
Tale allineamento ribassista è comparso venerdì scorso (10/6), con la violazione in debolezza di 17250 (vedi video-analisi di fine settimana, su link
https://www.youtube.com/watch?v=Z0C1iv41ZhM&index=9&list=PLea2j4q7ng3j-VUs7uP2Afmt8JRIxerQ3 ).
Per la settimana in corso, una capacità del Ftse Mib di conclusione sopra 16849 rimetterebbe sotto osservazione quanto meno l’indicazione ribassista settimanale.
In merito invece al Trend/segnale di debolezza giornaliero in corso, elaborato a 17250 venerdì scorso, come si diceva, per la seduta odierna sarebbe solo una capacità di recupero in chiusura sino almeno a 16622 a rimetterlo sotto osservazione per una possibile revisione.