Il quadro operativo Candle Model sul Forex, Wti e Oro

Giacomo Moglie Giacomo Moglie - 29/08/2016 17:43

«Negli ultimi mesi si è rafforzata l’ipotesi di un rialzo dei tassi» considerati i dati sul lavoro e inflazione. Lo ha detto la presidente della Fed Yellen, che non ha comunque dato indicazioni sui tempi.
Tanto è bastato ai mercati per ritoccare al rialzo le probabilità di rialzo collegate ai prossimi appuntamenti di politica monetaria, stringendo di fatto la forbice tra le aspettative del mercato e il tenore medio delle esternazioni dei diversi Governatori locali della Fed che nelle settimane piuttosto che mesi passati non hanno lesinato indicazioni circa l’avvicinamento del secondo rialzo dei tassi in Usa.
Il simposio di Jackson Hole ha finito per riportare il Biglietto Verde nella carreggiata dell’apprezzamento, in maniera diffusa verso le altre valute.

 

Eur/Usd

 
QUADRO SUPERIORE (MENSILE E SETTIMANALE)
 

Il cambio Eur/Usd ha aggiornato nel corso della settimana trascorsa una componente del suo quadro superiore, cioè l’orientamento del Modello attivo sul quadro settimanale del cambio.
Mercoledì 23 agosto, in chiusura di seduta, a 1,1304, ha preso forma esecutiva un Modello di debolezza settimanale, uno StopTrend ribassista, nello specifico, che è subentrato nell’interpretazione alla precedente indicazione di parziale positività settimanale, attiva da metà luglio (da 1,1030).
Stop e ripristino rialzista della nuova ipotesi di debolezza settimanale del cambio a 1,1430.
Va detto come una tale indicazione di debolezza si innesta, sin tanto resti attiva, nell’ambito di un percorso di debolezza che riaccende la capacità attrattiva dello spazio grafico del versante ribassista del cambio posto tra 1,0710 e 1,0860, passando prima per una capacità di chiudere il primo ambito di debolezza posto in area 1,0910, nel lambito cioè di un percorso che illumina nuovamente tutta la traiettoria di ritorno – ovvero in debolezza – rispetto al Modello di Boomerang superiore, che più volte abbiamo richiamato nei report di primavera del 2016 come scenario evolutivo di un orizzonte temporale più allargato sia in riferimento al quadro grafico settimanale che quello giornaliero del cambio, nelle fasi in cui il Trend/segnale contingente volgesse ribassista.
Ed è ciò che le esternazioni di Jackson Hole hanno determinato nella segnaletica Candle Model di Eur/Usd, settimanale e giornaliero, come contingenza di brevissimo.
 Va altresì annotato nel taccuino tecnico settimanale del cambio che l’intera figura tra 1,11 e 1,12 raccoglie il transito di tutti i livelli dinamici di periodo più significativi, dunque in una fascia di prezzi, quella di immediato ingombro, che qualche istanza di contenimento alla discesa del cambio potrebbe presentarla.

Il quadro mensile, l’altra  − e di più ampio respiro −  componente  l’architettura superiore del cambio – attraverso la prospettiva offerta dai Modelli Candle Model − rimane parzialmente ribassista, da una indicazione maturata a metà aprile, a 1,1275, con stop finale a 1,1715, massima spunto rialzista di agosto 2015 del cambio ( nella fase più acuta della turbolenza targata “rallentamento cinese”).

Di quest’ultima indicazione, quella mensile, sappiamo − ed abbiamo più volte commentato − come abbia una elevata componente erratica, per cui non utilissima per la visione quotidiana del cambio, ma comunque pur sempre un elemento da computare in una visione complessiva ed organica della dinamica del cambio stesso.

 
QUADRO GIORNALIERO
 

Il quadro grafico di breve, che qui assimiliamo alla dinamica desunta nella rappresentazione del cross a candele giornaliere, ha presentato un Trend/segnale che il 16 agosto, a 1,1222, era stato ristabilito rialzista, con stop protettivo situato a 1,1175.
Usiamo la connotazione “era” perché a questo punto, alla luce della dinamica che in riavvio di presente ottava conserva (in  scia della reazione di venerdì scorso, dalle esternazioni di Jackson Hole), organizzando un movimento di debolezza che a questo punto ha intercettato anche il livello di revisione in debolezza dell’indicazione di breve sul cambio − 1,1175 – promuovendo un contestuale test della tenuta del livello dinamico trimestrale in transito proprio 1,1170. Tale livello è verosimile che opponga una prima o quanto meno temporanea resistenza al transito in debolezza del cambio, da cui la possibile attivazione di un qualche consolidamento, che tuttavia iniziamo ad ascrivere come rimbalzo nell’ambito di una aspettativa di successiva debolezza.

 
 
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Gbp/Usd

Il quadro della Sterlina inglese si è in parte stabilizzato la settimana scorsa, anche se il ritorno di forza del Biglietto Verde targato “Jackson Hole” non risparmia la Sterlina, e finisce per riattivare l’indicazione di debolezza di breve sul cambio.
Il quadro mensile rimane votato a debolezza, ancora.
Ma  un elemento di novità è giunto due settimane fa dall’intermedio quadro settimanale del cross, che in chiusura del 16/8, a 1,3045, ha fornito un segnale di revisione settimanale con prospettiva di apprezzamento, con stop collegato a tale ipotesi posto a 1,2785.
Un segnale di reazione dopo il recente avvicinamento all’area di estrema debolezza vista in giugno, che ha tratto i prezzi al confronto  con i livelli dinamici che tra area 1,3050 e 1,3130 impegnano il terreno grafico settimanale del cambio.
Una parte delle aspirazioni di apprezzamento è stata congelata dall’indicazione di breve (desunta dal quadro grafico giornaliero) che in chiusura di venerdì 26 agosto rileva un ripristino di indicazione ribassista, con stop a 1,3280.

 

Usd/Yen

La riscossa del Dollaro Usa si è materializzata con una certa pienezza sul cambio Usd/Yen, traghettando il cambio al rialzo di due figure (da area 100 a sopra area 102), rispetto ad un baricentro di quotazione che nella seconda parte di agosto faticava a rimanere stabilmente sopra 100.
Partendo dal quadro di breve, va osservata per la seduta odierna una capacità del cambio di chiudere a NY stasera sopra 102,04 per ipotizzare continuità nel movimento ascendente di breve, consci che tra 102,45 e 102,75 si posiziona una verifica grafica di rilevo (in funzione di resistenza), ribadendo nel breve.
L’osservazione dello scenario più ampio guarda all’evoluzione all’interno dello spazio grafico compreso tra 98,80 (minimo di giugno) e area 102, chiusura in recupero di giugno stesso.
La chiusura ben tonica di venerdì scorso (101,75) raccoglie un elemento di stabilizzazione mensile rispetto alla discesa del cambio, formalmente in uscita dalla indicazione mensile di debolezza, per una struttura generale del cambio con una connotazione prospettica più bilanciata, ovvero con minore prevalenza delle istanze ribassiste, per il tempo il cui il cross risieda stabilmente sopra 98,75.

 
 

Dollar Index

Tornata l’indicazione rialzista nel quadro giornaliero del Dollar Index, ristabilito a 94,95 venerdì scorso (26/9), con stop  − e contestuale revisione ribassista − a 94,50.
Il quadro superiore del Dollar Index denota in questa fase indicazioni parzialmente antagoniste tra loro: per un quadro mensile che dalla prima settimana di agosto attenua la sua intenzione rialzista, rientrata piuttosto in una connotazione di temporanea neutralità, coabita una indicazione settimanale che solo sopra 96,55 volgerebbe rialzista.

Petrolio WTI

La fase di oscillazione sopra e sotto area 47 Dollari da diverse sedute, facendo assumere a tale livello funzione di baricentro di periodo, adunando intorno ad esso man mano anche i livelli dinamici di breve.
Il quadro più ampio, quello mensile si mantiene al momento in indicazione rialzista, maturata per mano di un Modello rialzista mensile (InverTrend) dal contributo della dinamica dei prezzi in uno spazio grafico di debolezza esplorato nel settembre/ottobre 2003. L’indicazione mensile rialzista è maturata a 36,14 Dollari, il 4 marzo 2016, con stop a 26 $, minimo di febbraio 2016.
Venerdì 10 giugno, a 48,93 Dollari, è comparso un Modello di debolezza settimanale (InverTrend ribassista) che ha affiancato la fase plurisettimanale di arretramento parziale vista fino a fine luglio.
Il recupero messo a segno sin qui in agosto è ascrivibile ad una struttura interlocutoria di periodo che possa confluire in una nuova progressione rialzista, successivamente, anche se al momento si dispone (come nuovo segnale rialzista settimanale) del solo elemento collegato alla capacità di sopravanzare al rialzo area 51,80 Dollari.
Lo scenario rialzista del WTI risulta interessante una volta risulti completata l’attuale fase in corso di debolezza e consolidamento settimanale, in quanto nell’area grafica tra i 59 e 62 Dollari è accampato un target di ritorno rialzista (da un Modello di Boomerang inferiore) elaborato nell’estate 2015, quando tale area grafica è stata lavorata, e che torna nel mirino della prospettiva settimanale in presenza di un Trend/segnale settimanale rialzista.
 

ORO

Perso in parte lo slancio rialzista.
Quadro mensile entrato in FLAT – neutrale − sin tanto resti sotto 1392 Dollari; sopra avverrebbe un rinnovo di indicazione rialzista di più ampio respiro.
Quadro settimanale permane  moderatamente rialzista, con stop avvicinato dal ravvio di questa settimana a 1310 Dollari.
Trend/segnale di brevissimo (giornaliero) al test del livello dinamico trimestrale.
Con chiusura odierna sopra 1320 Dollari per oncia monitoraggio per una possibile riattivazione dell’indicazione rialzista di breve.

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