Il punto tecnico sui principali indici europei ed american con l’analisi Candle Model al 2 dicembre

Giacomo Moglie Giacomo Moglie - 02/12/2015 17:32

Dicembre e la sua tornata di decisioni di politica monetaria tanto in Usa quanto in Europa si candida a mese di verifica delle intenzioni rialziste tanto degli indici del Vecchio Continente quanto di quelli americani.

 
La segnaletica operativa degli indici europei ed Usa all’inizio di dicembre si presenta in orientamento rialzista, anche sulle scale grafiche superiori (settimanali e mensili).
Essi sono già giunti all’avvistamento dell’area che nella prima parte dell’anno ha fatto registrare i nuovi massimi relativi degli indici.
Risulta dunque particolarmente esplicativa l’indagine grafica nel prossimo futuro, a conferma o meno delle intenzioni rialziste degli indici Usa, nel guado grafico dei massimi ormai prossimi.
Per gli indici europei, interessati da una segnaletica egualmente orientata a rialzo anche nelle scale grafiche superiori (settimanali e mensili),  la consegna è tuttavia quella di cogliere anche i segnali di debolezza di breve per modulare o addirittura considerare sospeso temporaneamente il segnale rialzista di periodo; questo per la fragile configurazione grafica che è alla base del recupero messo a segno dall’inizio di ottobre.
 
 
Ftse Mib
 
Arranca il Ftse Mib nella griglia della forza relativa nei confronti degli altri indici europei, in contrapposizione ad un settembre ed inizio di ottobre che invece lo aveva visto depositario di una maggiore tonicità relativa.
Per quanto riguarda il più ampio quadro temporale, quello mensile, la rilevazione del ripristino del trend/segnale rialzista risale all’apertura di seduta − e settimana −  di lunedì 5 ottobre, a 21736.  Necessario a questo punto scavalcare al rialzo 22875, pena la messa in osservazione del segnale rialzista mensile, a partire da questo primo fine settimana: una chiusura sotto area 22200 porterebbe ad epilogo di tale segnale rialzista.
Di eguale orientamento – rialzista − risulta al momento il trend/segnale settimanale, ripristinato tale da venerdì 25/9 a 21340.
La particolare struttura grafica da cui è scaturito il movimento di apprezzamento di ottobre del Ftse Mib conferisce a tale area di partenza carattere di attrazione dei prezzi, la cui orbita si estende sino area 23000, sostanzialmente.
Questo ha reso necessario l’attivazione − da tre settimane a questa parte − di una cautela interpretativa del segnale rialzista in corso, sia settimanale che mensile, da cui la cautela/consegna  di sua sospensione (per quello settimanale) o riduzione (per quello mensile) nei frangenti in cui le indicazioni del trend/segnale di breve, ovvero di calibro giornaliero, fosse in orientamento ribassista.
A tal riguardo, la dinamica correttiva ieri intervenuta sull’indice, ricalibra in neutrale al momento l’orientamento di breve, con riattivazione del segnale rialzista a questo punto sopra 22875, livello dirimente anche nel quadro mensile.
 
 
 
 
Dax
Nel mese appena concluso il Dax ha ritrovato una tonicità superiore rispetto agli altri indici europei, maggior forza relativa che per diversi mesi era scomparsa.
L’incursione ribassista del Dax in estate è avvenuta senza intercettare il baluardo ultimo del presidio del segnale mensile rialzista, cha da gennaio 2015 vige sull’indice tedesco, con protezione a 9145.
Dunque l’arretramento estivo non ha annullato le possibilità rialziste del Dax, deteriorandone la prospettiva nel corso dell’evoluzione estiva, che, per contro, è venuta ristabilendosi grazie alla ripresa che in ottobre si è concretizzata.
Il trend/segnale settimanale d’altra parte ha recuperato il segno rialzista  in chiusura di seduta del 5 ottobre.

Il trend/segnale giornaliero infine ancora in orientamento rialzista, con protezione oggi aggiornata a 10870, che andrebbe a parziale deterioramento (ovvero riduzione dell’intensità del segnale) sotto area 11230.
 
Eurostoxx 50
Il ripristino del trend/segnale mensile rialzista dell’Eurostoxx 50 è arrivato un po’ dopo rispetto alla chiusura di settembre, in cui il Modello rialzista di StopTrend ha iniziato a proporre una ripartenza dell’indice paneuropeo. Solo alla chiusura settimanale del 9 ottobre infatti l’ipotesi rialzista è tornata esecutiva – e vi rimane al momento nel quadro mensile − con stop protettivo posto a 2973.
In eguale orientamento rialzista si trova ora il quadro settimanale dell’Eurostoxx 50,  egualmente protetto a 2973.
Infine un’incursione nel più dinamico quadro giornaliero, annota una eguale presenza di trend/segnale rialzista coadiuvato da uno stop protettivo posto a 3375, ma che rileverebbe un parziale deterioramento sotto 3460.
 
S&P 500
La cronistoria della seconda parte del 2015 del trend/segnale nella più ampia scala grafica dell’S&P 500 − quella mensile − ha rilevato la perdita del segnale rialzista il 20 di agosto, con la discesa sotto i 2039 punti, posti a presidio della view operativa rialzista mensile sull’indice.
Solo la configurazione di fine settembre 2015, di StopTrend rialzista, divenuta esecutiva nella prima chiusura di settimana di ottobre ha ripristinato il trend/segnale rialzista mensile, a 1951, con stop al di sotto della massima debolezza di agosto (1867).
La chiusura di novembre, che ha censito l’equilibrio tra pressione ribassista e rialzista, non ha portato nuovi elementi di valutazione, che possono ora scaturire in base alla modalità con cui l’indice avrà l’eventuale capacità di sopravanzare area 2107-2132.
Scendendo al quadro grafico settimanale, il rinnovo dell’indicazione rialzista del trend/segnale pervenuta in chiusura di ottava del 20 novembre consente ora di fissare a 2019 il livello sotto cui si perderebbe il segnale di apprezzamento settimanale.
Per quanto riguarda il più dinamico trend/segnale di breve, tracciato in grafico giornaliero, tornato rialzista di recente, il 20 novembre, ha mostrato solo nella seduta di ieri nuova capacità di avanzamento, rimane protetto a questo punto a 2080.
 
Dow Jones
Trend/segnale in grafico mensile: rialzista, riattivato tale anche qui in finale di settimana del 2 ottobre, a 16472, con stop protettivo a 15370, dove si mantiene tuttora.
Prima della revisione rialzista, il segnale mensile nel Dow Jones era stato il più longevo (tra gli indici Usa) in orientamento ribassista, dalla prima decade di giugno 2015.
Il quadro settimanale del Dow Jones non offre livelli di protezione ravvicinati rispetto al percorso di apprezzamento che l’indice ha visto da inizio ottobre 2015, in quanto lo stop rimane confinato alla estrema debolezza di agosto (a 15370); dunque vale la pena integrare altri parametri di protezione più ravvicinati.
Il trend/segnale giornaliero, riattivato rialzista il 20 novembre, è protetto al momento a 17485 ed è entrato in monitoraggio per il suo mantenimento dalla chiusura di seduta di ieri. Occorre scavalcare al rialzo 17915 per uscire dallo stato di messa in osservazione del segnale rialzista di breve.

Nasdaq Composite
Novembre ha censito un moderato avvicinamento dell’indice all’area di massimo relativo vista in luglio, all’interno di un segnale rialzista mensile ancora reputabile in corso. Per il Nasdaq Composite il ripristino del segnale rialzista mensile è avvenuto più tardi che per Dow Jones e S&P 500. L’indice tecnologico ha dovuto infatti attendere la metà di ottobre per vedere nuovamente esecutiva l’ipotesi interpretativa rialzista in quadro mensile, protetta anche qui sui livelli di massima debolezza visti in agosto (4775).
Settimanale al momento rialzista con stop operativo a 4710.
Trend/segnale giornaliero rialzista, con stop adeguato a 5050 dall’inizio di questa settimana. Entrato in monitoraggio dalla chiusura di seduta di ieri; occorre ora un allungo confermato sopra 5175 per superare il monitoraggio sul segnale di breve ieri attivato.
 

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