Il punto operativo sul Forex con l’analisi Candle Model

Giacomo Moglie Giacomo Moglie - 24/01/2018 11:23

L’Eur/Usd alza lo sguardo sopra 1,23 alla vigilia del direttivo Bce.
I massimi di settembre 2017, in area 1,2090, restano stabilmente alle spalle.
Domani la parola alla Bce, osservatrice dell’apprezzamento del cambio, che avrà interesse a non sollecitare ulteriormente la percezione di un Qe europeo in via di smantellamento, anche se l’attività in espansione per l’Eurozona al massimo di 12 anni diminuisce la libertà di manovra di Draghi .

Eur/Usd
Fattori di rafforzamento dell’Euro si sono sommati a quelli di debolezza del Biglietto Verde, nelle scorse settimane.
Un Qe europeo sulla via del tramonto  un po’ più di quanto non si pensasse prima del rilascio delle minute sulla riunione Bce di dicembre e del rilascio dei dati sull’attività in espansione in Euro nell’Eurozona, lo sblocco delle trattative per la formazione del governo in Germania, hanno fortificato l’Euro.
Il Dollaro, d’altro canto, mantiene l’indole all’indebolimento sulla prospettiva di deficit dopo la riforma fiscale.
Tutto ciò finisce per dare conferma alla segnaletica già rialzista del quadro superiore del cambio Eur/Usd, e mantiene al momento la prescrizione iniziata il 28 giugno 2017, ovvero di copertura dal rischio cambio degli asset detenuti in Dollari.
 
QUADRO MENSILE
 
Venerdì 12 gennaio il cambio ha sorpassato al rialzo quell’ 1,2092 che in settembre 2017 aveva rappresentato il massimo slancio rialzista, prima di ripiegare gradualmente, sino all’inizio di novembre 2017.
La conseguenza immediata è stata quella dell’interruzione del monitoraggio sulle chiusure di settimana che dal riavvio di gennaio avevamo annotato nel nostro taccuino tecnico dell’analisi Candle Model (vedi report del 2 gennaio 2018 su questa stessa testata), a conferma o meno del Trend/segnale rialzista mensile, che resta dunque in carica, con continuità dal 28 giugno 2017, da 1,1735, con intensità moderata.
La nuova linfa rialzista sopra 1,2092 interrompe il monitoraggio (per una possibile revisione del segnale mensile) ed avvicina a questo punto il presidio protettivo a 1,1550, rimandando la prossima osservazione direttamente alla conclusione del mese di gennaio.
A tal proposito, un epilogo di gennaio al di sotto di 1,2005 costituirebbe l’evento da cui verrebbe riaperto il monitoraggio per il mantenimento o meno dell’indicazione rialzista di calibro mensile.
Va ribadito come insieme al Trend/segnale rialzista mensile rimanga attiva anche l’allegata considerazione di protezione degli asset detenuti in Dollari Usa, in coerenza con la visione operativa di più ampio respiro che prosegue nell’ipotesi di rischio deprezzamento del Biglietto Verde nei confronti della Moneta Unica, fino a segnale (Candle Model) contrario.
 
 
Cambio Eur/Usd: grafico mensile – Trend/segnale in corso  − fonte grafico: Visual Trader
 
 
QUADRO SETTIMANALE
 
L’allungo rialzista che il cambio ha sperimentato il 12 gennaio 2018 ridà fiato al Trend/segnale settimanale, in carica dal 14 novembre 2017, da 1,1692, per mano di un Modello di InverTrend rialzista, il cui stop protettivo giace in relativa distanza grafica, confinato sull’iniziale presidio di 1,1550. Una tale ampiezza dello stop  inizia a giustificare notazioni di money management per la gestione del segnale medesimo, magari legandone una parte alle evidenze del segnale giornaliero.
Va precisato come, a differenza di quanto avvenuto nel quadro mensile, nel quadro settimanale l’avvicinamento ai massimi di settembre 2017 (1,2092) non ha fatto scattare alcun monitoraggio sulla conferma o meno del segnale settimanale rialzista già in carica, in quanto nessun Modello potenzialmente avverso (leggi ribassista) si è candidato alla revisione della lettura operativa.
 
Cambio Eur/Usd: grafico settimanale – Trend/segnale in corso  − fonte grafico: Visual Trader
 
QUADRO GIORNALIERO
La capacità di portarsi sopra 1,2323 del 24/01 restituisce il segnale rialzista al Trend/segnale giornaliero del cambio, dopo che in chiusura di mercoledì 17 gennaio la comparsa di un Modello di potenziale debolezza aveva interrotto l’aspettativa rialzista di breve.
Stop protettivo del ritrovato Trend/segnale giornaliero rialzista a 1,2210, con monitoraggio da attivare in caso di chiusura odierna (24/01) a NY sotto 1,2298.
La possibile volatilità in occasione del direttivo Bce di domani consiglia di conferire maggiore peso alle osservazioni in scale grafiche intraday, in questa fase.
 
 
 
 
Gbp/Usd
 
QUADRO SUPERIORE (SETTIMANALE E MENSILE)
Il 12 gennaio 2018, a 1,3658 il Trend/segnale mensile del cambio Gbp/Usd è tornato rialzista, dopo che a metà dicembre 2017  il cambio era tornato debole (da rialzista che era stato da 1,3050  dal 14 luglio).
Il quadro settimanale persevera con il segnale rialzista, coadiuvato da uno stop (e revisione al ribasso) a 1,3307.
Dunque un quadro superiore che dal 12 gennaio è tornato uniformemente rialzista, sul cambio Gbp/Usd.
 
QUADRO GIORNALIERO
 
Lunedì 22 gennaio la capacità del cambio di portarsi sopra 1,3947 ha riattivato il segnale rialzista giornaliero, con stop abbinato a 1,3803.
 
 
Usd/Yen
 
 
QUADRO MENSILE
La compagine grafica attuale denota in carica un tenue segnale mensile ribassista,  le cui iniziali nuove intenzioni direzionali ribassiste sono state raccolte sotto 112.
Tale segnale di debolezza operativa mensile andrebbe in rafforzamento sotto 107,30. Sin tanto il ambio resto sopra 107,30, vale la pena conferire maggiore peso alla segnaletica più dinamica, raccolta su sala settimanale, ad esempio.
 
QUADRO SETTIMANALE
La seduta del 14 novembre ha decretato l’epilogo della precedente indicazione rialzista e l’apertura di una tenue di debolezza, di calibro settimanale, da 113,45, ancora in corso, con stop e ripristino rialzista avvicinato la settimana scorsa a 113,40, dal precedente 114,75.
 
 

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