L’arretramento del Dollaro ha portato il Dollar Index a sondare ieri la figura sottostante 93. Era dal gennaio 2015 che tale indice ponderato di valute non si aggirava in tale area: allora in galoppante apprezzamento, di passaggio verso una doppia meta in area 100, ora invece impegnando la corsia in direzione opposta.
Una parte importante del recente movimento di debolezza del Dollar Index arriva dal cambio Usd/Yen, protagonista di un indebolimento a doppia cifra dall’indomani della riunione della Banca centrale giapponese di fine gennaio, in cui la Boj aprì ai tassi negativi. Il successivo acquisto di Yen giapponesi, massivo, si è sommato alle vendite un po’ generalizzate di Dollari, anche nei confronti delle divise europee ed emergenti.
Il Dollaro, per voce del Dollar Index è arrivato nello spazio grafico di maggiore debolezza di un anno e mezzo a questa parte.
La lente dell’analisi Candle Model si posa proprio sul cambio Usd/Yen − in prima ricognizione − per combinare gli indizi utili a delineare lo scenario atteso.
Iniziando a stilare la segnaletica operativa sulle diverse scale grafiche del cambio Usd/Yen, non si trova nessuna nuova indicazione nel più ampio quadro del cambio − quello rappresentato in candele mensili − in cui l’epilogo di aprile non ha sovvertito l’indicazione ribassista scaturita dal ri-attraversamento al ribasso di 116, in febbraio di quest’anno.
Ma spetta piuttosto alle scale grafiche inferiori intercettare per prime l’eventuale cambio di orientamento del cross.
Cambio Usd/Yen: grafico settimanale con inserto di grafico giornaliero – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Marketscope 2.0 – FXCM Italia
A tal riguardo nella compagine grafica a candele giornaliere del cambio Usd/Yen, in chiusura a NY di ieri sera si è configurato un Modello di
InverTrend rialzista (nel riquadro interno di figura sopra) che raccoglie le intenzioni di un primo tentativo rialzista, per ora solo di breve, velleitario, buonsenso suggerirebbe.
Stop e ripristino ribassista appena sotto 105,54, minimo di ieri.
Ma l’interesse ulteriore ora si appunta nell’osservazione del quadro grafico settimanale dell’Usd/Yen, in cui dall’inizio di questa settimana il cambio è in monitoraggio sulle chiusure di seduta per verificare l’effettiva implementazione di un preliminare Modello (denominato di StopTrend rialzista) che promuoverebbe – una volta esecutivo – un tentativo di ripartenza anche di calibro settimanale. Questa ipotesi, in via di formazione sin tanto si resti sopra 105,19, necessita per la seduta odierna di una capacità di progressione in chiusura almeno sino a 107,10/107,25, che per la sessione di domani si abbasserebbe di un poco.
In definitiva, una propagazione della proposta rialzista anche al quadro settimanale darebbe più concreta aspettativa di recupero del cambio Usd/Yen, protetto − nel caso − a 105,50 (nel quadro giornaliero) e 105,15 (nel quadro settimanale).
Altro “indizio” di reazione del Dollaro la possiamo individuare anche nel cambio Usd/Chf, in cui alla chiusura di ieri sera a NY, a 0,9541, un Modello di InverTrend rialzista nel quadro grafico giornaliero del cambio propone un segnale di apprezzamento, protetto a 0,9440, appena sotto il minimo del 3/5.
Anche qui si tratta per ora di una indicazione di calibro giornaliero, in cui sarà interessante vagliare la propagazione anche a livello di quadro grafico settimanale, con l’osservazione in chiusura di venerdì 6 maggio, magari attraverso il riscontro di un eguale Modello rialzista nell’ambito grafico settimanale.
Passando in aggiornamento del quadro di altro Dollaro, quello quotato nei confronti dell’Euro, nell’ultimo aggiornamento (27 aprile) veniva rilevato il deterioramento delle indicazioni di debolezza in essere, con il cambio nell’intorno di 1,13. Ne richiamiamo il relativo passaggio: « Quello che si può aggiungere è che la spiccata propensione alla erraticità del cambio è di ostacolo perfino ad una sua discesa composta, e, in virtù dell’iniziale deterioramento prima citato, inizia a riconoscere un livello attrattivo anche ai livelli che sino ad ora hanno costituito il recinto della validità della proposta ribassista, ovvero 1,1495 (con deterioramento già a 1,1465) nel quadro settimanale, e 1,1400 (avvicinato da giovedì scorso – 21/4, ndr) nel quadro giornaliero.
Dunque una complessità aggiuntiva che inizia ad interessare il cambio, che suggerisce di attrezzare strumentazione integrativa per vagliare le fasi di revisione in senso opposto dell’indicazione direzionale, nella consapevolezza che il fronte opposto, ovvero lo spazio grafico sovrastante 1,1400/1,1495 si presta ancora a percorsi erratici del cambio, come abbiamo avuto modo di commentare nei report precedenti».
Cambio Eur/Usd: grafico mensile, settimanale, giornaliero – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Marketscope 2.0 – FXCM Italia
Il passaggio sopra 1,1400 prima e 1,1495 tra giovedì e venerdì della settimana scorsa se da un lato hanno formalmente rimosso la relativa indicazione ribassista di calibro giornaliero e settimanale − o meglio, il residuo, visto il commentato deterioramento − dall’altro avrebbero formalmente aperto ad una indicazione rialzista, in virtù della visione duale che l’analisi Candle Model ha del trend. In realtà, le considerazioni fatte in merito alla natura erratica del terreno grafico sopra detti livelli di revisione al rialzo consente di far confluire piuttosto in ambito attendista, ricorrendo alle indicazioni intraday per attraversare questa fase, ovvero attribuendo entità oltremodo depotenziata alle indicazioni rialziste del cambio nella compagine giornaliera e settimanale, in attesa di nuovi elementi diretti di valutazione (dalla comparsa di nuovi Modelli) e di contesto, non ultimo la capacità di propagazione o meno degli iniziali segnali di risveglio di Usd/Chf e Usd/Yen.
Per il quadro mensile del cambio Eur/Usd, permane valido il commento fatto nello scorso report, in cui «la gradualità con cui regolare l’indicazione ribassista timidamente subentrata venerdì 15 aprile si gioverebbe anche di una escursione del cambio sopra 1,1400 e 1,1495». Sopra area 1,1715 andrebbe aggiornata la view mensile sul cambio, anche se qualche elemento in più di considerazione potrà essere fornito proprio dall’esito dei rilievi di fine settimana.
In conclusione di questa disamina, va segnalata la valenza dell’osservazione di fine settimana su diversi cambi e poi proprio sul Dollar Index, in collegamento a tutte le dinamiche dei cambi sopra commentati. Un Dollar Index in epilogo di presente ottava sopra 93,03, corredato da una idonea chiusura di seduta in ottemperamento della relativa condizione esecutiva, andrebbe a fornire un segnale settimanale di recupero del Biglietto Verde.