FTSE MIB ed indici internazionali sotto la lente operativa Candle Model

Giacomo Moglie Giacomo Moglie - 30/08/2016 10:44

INDICI EUROPEI

 

Rispetto ad una intonazione degli indici europei preminentemente attendista nella seconda parte di agosto, affiorano nuovi tentativi di esplorazione del quadrante rialzista, (soggetti ai relativi controlli di conferma e corredati dai relativi stop, come sempre nell’analisi Candle Model) con l’intento di dare seguito e costruire continuità anche rispetto a qualche indicazione di miglioramento del quadro superiore degli indici che sono pervenute nelle ultime settimane.
 
FTSE MIB
Una novità di rilevo nel quadro intermedio del Ftse Mib è arrivata la settimana scorsa, martedì 23 agosto, quando con una seduta tonica è andato esecutivo un Modello di tentativo rialzista settimanale (StopTrend), a 16778, con stop protettivo posto in area 15975.
Si tratta del primo tentativo che interessa il quadro intermedio, (settimanale, per l’appunto)  da fine giugno, accompagnato – tra l’altro −  da una partecipazione con analogo Modello grafico di una buona parte di titoli bancari, nonché finanziari del paniere Mib40.
Rispetto ad una assenza di indicazioni direzionali decise nel breve (che comunque si gioverebbe di un superamento di 17130), l’attenzione si appunta dunque a questo punto sulla tenuta − rispetto a pressioni ribassiste −  dello spazio grafico fino a 15975, sotto cui andrebbe archiviato lo sforzo del Ftse Mib di riagguantare parziali aspettative rialziste.
Una capacità di lasciarsi alle spalle area 17130 avrebbe insomma una valenza plurima della struttura grafica del Ftse Mib, compresa la possibilità di una sterilizzazione compiuta dell’indicazione mensile di debolezza dell’indice stesso, sterilizzazione già giunta come opportunità parziale con la comparsa dell’indicazione rialzista settimanale di martedì scorso, dunque a 16778.

 
Indice FTSE MIB: grafico settimanale – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
 
 
DAX

Il Trend/segnale di breve (desunto in grafico giornaliero) ingabbiato da una componente erratica che ne ostacola una convinta direzionalità da diverse sedute, ha fornito ieri sera (29/8) in chiusura  di seduta un nuovo tentativo rialzista, a 10544, per mano di un Modello di InverTrend rialzista giornaliero, che si è avvalso per la sua formazione della dinamica registrata dall’indice a ritroso sino al 22 agosto.
La cronistoria recente del Trend/segnale giornaliero ha annotato un ritorno in flat dell’indicazione direzionale giovedì 11 agosto, per poi tentare in chiusura di venerdì 11/8 una prima ripartenza rialzista, accantonata a stretto giro a 10490 lunedì 22/8, per registrare una attenuazione dell’intenzione ribassista in apertura del 26/8, sino al nuovo tentativo rialzista di ieri sera, a 10544. In agenda entra ora la certificazione della tenuta dei livelli dinamici, primo tra tutti quello corrispondente alla media mensile dei prezzi, che è in transito ora in funzione supportava nel quadro giornaliero dell’indice tedesco.
Nel quadro di più ampio respiro il Dax  ha visto nelle scorse settimane revisionare gradatamente la segnaletica a favore di una proposta di positività, maturata  da 10340 nel quadro settimanale il 27 luglio, da 10475 l’8 agosto nel quadro mensile.
Stop protettivi delle suddette ipotesi interpretative di più ampio respiro  posti rispettivamente a 9260 e 9210.

 
 
Indice DAX: grafico giornaliero – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
 
 

EUROSTOXX 50
Una temporanea capatina al rialzo sopra 3060 il giorno di ferragosto ha fornito una indicazione di ravvedimento nel quadro mensile dell’indice rispetto alla prospettiva mensile di debolezza, in corso da gennaio 2016, tra l’altro. L’evoluzione delle sedute successive ha tuttavia lasciato piuttosto isolata questa indicazione di riscatto, visto l’arretramento certificato in chiusura di settimana del 19 agosto, che ha riposto in orientamento di debolezza il Trend/segnale settimanale, per il quale ora occorre un nuovo  − e più convinto – passaggio al rialzo di area 3065 per estendere  − anche al quadro settimanale − l’ipotesi rialzista dell’indice paneuropeo.
Ma anche per l’Eurostoxx 50, dopo un protratto traccheggio a cavallo dei diversi livelli dinamici di periodo, affiora stamane a 3018 un tentativo rialzista di breve, soggetto chiaramente alla conferma in chiusura di seduta odierna (una chiusura di oggi sotto 3010 metterebbe subito sotto osservazione la neonata indicazione rialzista), da proteggere a 2974.

 
INDICI USA
 
Indice  DOW JONES    

Il passo pigro di periodo del Dow Jones ha finito per inciampare in una indicazione di parziale debolezza, che tuttavia interessa solo il quadro di breve, e non dunque il quadro superiore che viaggia indisturbato in aspettativa rialzista, dall’8 luglio se andiamo a cercare il comune orientamento tra quadro settimanale e mensile dell’indice.
Resta rialzista il Trend/segnale più ampio, quello mensile, con stop protettivo (e contestuale revisione ribassista) ancora attestato a 17060 punti. Alzando lo sguardo all’indietro, il segnale mensile rialzista del Dow Jones vanta una netta prevalenza dall’autunno 2015, quando è riaffiorato ( il 2 ottobre a 16472), per cambiare idea (ovvero orientamento) nel solo intervallo temporale intercorso tra il 17 giugno e l’11 luglio 2016 (tra 17675 e 18168), salvo rientrare − per l’appunto − nuovamente in proposta rialzista.
Nemmeno il quadro settimanale del Dow Jones si è distolto dall’indicazione rialzista, ripristinata – lo ricordiamo – a 18020 venerdì 8 luglio, protetta ora a 18245, dal precedente 18020.
Se il quadro superiore del Dow Jones (mensile e settimanale) non rileva variazioni interpretative da inizio luglio, il quadro giornaliero  ha invece ceduto il passo mercoledì 24 agosto, in apertura di seduta, a 18537, per cui ora il ripristino dell’indicazione rialzista di breve l’avremmo solo a 18635, oppure in presenza di una nuova configurazione rialzista di breve, ora non presente, nonostante l’apprezzamento registrato nella seduta di ieri.

 
 

Indice  S&P 500
Sull’S&P 500 l’evoluzione recente ha messo in luce una dinamica leggermente differente rispetto al Dow Jones, ma che esprime un analogo significato, ovvero quello di un rallentamento nell’intensità dell’aspettativa rialzista, rallentamento argomentato dalla comparsa di un qualche segnale di debolezza contingente.
Non registriamo infatti novità nella dinamica mensile dell’S&P 500, interpretato da un Modello rialzista dal 4 marzo 2016 (un InverTrend rialzista da rintracciare con la combinazione della candela mensile di febbraio 2016 con quella di settembre 2015), con stop protettivo adeguato a 1991 (dopo che l’11 luglio il maggior indice Usa aveva scavalcato al rialzo 2134,72, già massimo assoluto di maggio 2015).
Non rileviamo d’altra parte novità neanche nel quadro di breve dell’S&P 500, che dall’11 agosto ha visto ripristinare il Trend/segnale giornaliero rialzista, protetto attualmente a 2168 punti indice.
Ma si rintraccia nel quadro intermedio, quello tattico ovvero settimanale dell’indice un ripensamento temporaneo rispetto alle intenzioni rialziste, da venerdì 19 agosto, in cui è andata persa temporaneamente l’indicazione rialzista, per mano di un Modello di Linear Max, per annullare il quale ora serve un passaggio al rialzo sopra 2194, o una nuova configurazione rialzista, in alternativa.

 

 
 
 

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