Cambia il vento sul Dollaro?

Giacomo Moglie Giacomo Moglie - 08/06/2016 00:05

Un unico dato, quello pessimo sull’occupazione americana di maggio, ha cambiato le aspettative dei mercati finanziari sulla politica monetaria della Federal Reserve. E nemmeno le esternazione della presidente della Banca centrale Usa Yellen hanno suscitato riconsiderazione  circa qualche perplessità del mercato valutario sul percorso di normalizzazione dei tassi di un’economia, quella americana, che sembra crescere con qualche squilibrio.
La ricognizione grafica attraverso i Modelli Candle Model giovedì 2 giugno ha rilevato  primi smantellamenti delle indicazioni direzionali pro-Dollaro, sia sul Dollar Index − a 95,47 − che sull’Usd/Yen, a 108,80.
Lo scatto in debolezza del Biglietto verde di venerdì 3, ha allargato l’indicazione – sempre di calibro giornaliera − ad altri Dollari, tra cui quello scambiato con l’Euro (Eur/Usd), a 1,1220.
Tuttavia non si registra ancora una generale propagazione della debolezza anche al quadro settimanale di numerose valute incrociate con il Biglietto verde; questo suggerisce di dare maggiore rilevanza in questa fase alla raccolta dei segnali operativi alla dinamica osservata in quadro grafico giornaliero, per conseguire una migliore aderenza interpretativa in un ambito, quello appena scaturito, di bilanciamento tra segnali di più ampio respiro  ancora pro-Dollaro rispetto alle nuove indicazioni di breve, che puntano nel senso contrario.
Passiamo ad approfondire la segnaletica Candle Model in corso sull’Eur/Usd, dopo il balzo del cambio di venerdì scorso.

 

Eur/Usd

 

Il veemente arretramento del Dollaro − anche nei confronti dell’Euro − di venerdì scorso ha per ora ribaltato solo il Trend/segnale associato al quadro giornaliero, tra quelli qui presi in osservazione.
L’indicazione giornaliera era stata revisionata in ribassista a 1,1385, il 9 maggio, come ribadito ancora  nell’aggiornamento su questo canale del 25 maggio scorso.
La discesa, in costanza di segnale ribassista su tutti i frame qui considerati, si è sviluppata in maniera sostanzialmente composta, superando dal lato della debolezza tutti i livelli dinamici del quadro giornaliero, andando ad impegnare anche figura 1,11.
Venerdì 3 giugno, prima del rilascio dei dati sul lavoro Usa, l’osservazione Candle Model non disponeva già di un Modello in proposta rialzista giornaliera sull’Eur/Usd, ma solo di un livello di protezione (stop) e revisione rialzista già apposto a 1,1220. A tale livello infatti era associato il perimetro di validità del Modello ribassista comparso giusto in chiusura del 2 giugno, con il contributo delle candele del 2/6 sino a quella antecedente del 26/5,  in rinnovo dell’indicazione ribassista giornaliera già in corso.
La natura duale del Trend che adotta l’analisi Candle Model ha attribuito già all’immediato superamento al rialzo di 1,1220 la revisione in senso rialzista sul cambio, che tra l’altro rimane indicazione ancora attuale, protetta ora a 1,1114, sotto cui avremmo un ritorno di short giornaliero.
Nelle prossime sedute vedremo se vi saranno nuove formazioni utili all’avvicinamento dei parametri del segnale in corso o addirittura ad una sua revisione, ma allo stato il cambio è entrato in uno stato di antagonismo tra l’indicazione rialzista di breve (in quadro grafico giornaliero) rispetto ai segnali direzionali che nelle scale grafiche superiori (settimanale e mensile) non hanno ancora subito variazioni interpretative rispetto alla proposta di debolezza.
Nella ricognizione dei quadri superiori del cambio permane non negata l’indicazione di debolezza settimanale affiorata il 9/5 a 1,1385 (con stop e revisione al rialzo a 1,1495), così come in eguale orientamento di debolezza prosegue formalmente quella mensile, con stop e revisione al rialzo a 1,1620.
Quella che va aggiunta a questo punto è una notazione di contesto, con presa d’atto della forza solamente intermittente che il cambio è stato capace di produrre nella sua discesa durante l’intero mese di maggio. Un sovvenire insomma del carattere erratico che più volte abbiamo sottolineato nelle nostre analisi del 2016, e che va tenuto ancor più in considerazione dopo il rally di venerdì scorso, che nel nostro caso significa l’opportunità di modulare una parte dei rispettivi segnali direzionali – anche superiori − prestando maggiore attenzione alla dinamica di breve, ovvero al quadro grafico giornaliero, in modo da conferire maggiore aderenza interpretativa anche all’evoluzione erratica del cambio.
Un’ultima notazione attiene al fatto che solo su nuova indicazione ribassista giornaliera si riattiverebbe l’aspettativa di un percorso di debolezza, auspicata nel più volte citato Modello di Doppio Boomerang superiore, in questo caso giornaliero.
 

 
 
Cambio Eur/Usd: grafici mensile, settimanale e giornaliero – Trend/segnale in corso  − fonte grafico: Marketscope 2.0 – FXCM Italia
 

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