I mercati hanno reagito negativamente alle notizie provenienti dalla riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve. Come previsto, i tassi dei fondi federali negli Stati Uniti sono stati mantenuti invariati tra il 5,25% e il 5,5%, il livello più alto degli ultimi 22 anni, stabilito a fine luglio con un aumento di 25 punti base. Tuttavia, dalla dichiarazione della Fed, non è escluso un ulteriore aumento entro la fine del 2023.
Jerome Powell, capo della Federal Reserve, durante la conferenza stampa successiva all'annuncio dei tassi, ha affermato che "l'inflazione si è moderata fino a un certo punto dalla metà dell'anno scorso e le aspettative di inflazione a lungo termine sembrano rimanere ben ancorate, come dimostrato da diversi sondaggi condotti su famiglie, aziende ed economisti, così come dai dati provenienti dai mercati finanziari". Tuttavia, Powell ha aggiunto che c'è ancora molto da fare per riportare l'inflazione a una crescita sostenibile del 2%.
La prospettiva di tassi "più alti per più a lungo" ha depresso i mercati azionari. Alle 7.20 circa ora italiana, i futures sugli indici principali degli Stati Uniti sono in territorio negativo, così come le borse asiatiche. L'indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo registra una perdita di circa l'1,3%; la borsa di Hong Kong cede l'1,43%, mentre Shanghai perde lo 0,63%. Seul e Sydney registrano perdite rispettivamente del 1,56% e dell'1,34%.
I futures sul Dow Jones perdono lo 0,20%, i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,31%, mentre i futures sul Nasdaq cedono lo 0,44%.
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