Contro-ordine Fed: stop al rialzo dei tassi

10/10/2023 18:06

Contro-ordine Fed: stop al rialzo dei tassi

Stop al rialzo dei tassi? Borse in ascesa

Mercati azionari in forte progresso dopo le fibrillazioni, peraltro non eccessive, di ieri in scia alle notizie del fine settimana provenienti da Israele. Il movimento delle Borse sta replicando, ovviamente in senso inverso, quello dei rendimenti.
Questo non deve sorprendere alla luce delle ultime dichiarazioni di alcuni autorevoli esponenti della Federal Reserve: toni decisamente accomodanti dato che prospettano uno stop alla manovra restrittiva messa in atto a partire dall'anno scorso della banca centrale americana.

Le dichiarazioni di Jefferson, Logan e Bostic della Fed

Il valzer delle dichiarazioni è partito ieri con quelle del vicepresidente del Consiglio dei Governatori della Federal Reserve, Philip N.

Jefferson. Nel corso del meeting annuale della National Association for Business Economics (NABE) a Dallas, Jefferson ha affermato che il momento è molto delicato in quanto occorre trovare un difficile equilibrio tra alzare abbastanza i tassi e non alzarli troppo. Jefferson ha accennato al recente rally dei rendimenti: sia quello del T-Note decennale che quello del T-Bond trentennale hanno toccato i massimi dal 2007.
A suo avviso è necessario che la Fed proceda con cautela ad altri rialzi dei tassi: gli investitori hanno interpretato queste parole con l'idea che i mercati si siano fatti carico di parte del lavoro della banca centrale.

Prima di Jefferson era stata la presidente della Fed di Dallas, Lorie K.

Logan, ad accendere la miccia sempre nel corso del meeting NABE. Se i rendimenti di lungo periodo rimanessero elevati a causa di premi più alti (per detenere attività poco liquide come i bond, ndr), ha affermato, ci sarebbe meno urgenza di alzare i tassi sui fed fund (a brevissimo, ndr).

Ma il carico lo ha calato oggi Raphael W.
Bostic, presidente della Fed di Atlanta parlando alla convention annuale della American Bankers Association a Nashville. L'affermazione lascia poco spazio a interpretazioni "Non penso che abbiamo bisogno di alzare ancora i tassi" per riportare l'inflazione verso l'obiettivo di lungo termine del 2%.

Dopo questi interventi le previsioni sulle prossime mosse della Fed sono cambiate in modo consistente. Secondo lo strumento FedWatch del CME ora le possibilità di un rialzo dei tassi nella riunione del FOMC del 1° novembre sono dell'11,6% mentre ieri mattina erano del 27%.
Quelle di un rialzo a dicembre si attestano al 24% dal 36% di ieri.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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