Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 26/11/2023 18:27

Gli operatori avranno a che fare, nelle prossime giornate, con appuntamenti estremamente importanti sul fronte dell’agenda macro. Infatti inflazione, PIL e fiducia di consumatori ed imprese, oltre a molte rilevazioni sul mondo del lavoro e sul settore immobiliare statunitense, manterranno alta l’attenzione dei mercati. Ad essere coinvolte saranno non solo gli USA (in particolare nel settore lavoro, immobiliare e per quanto riguarda il PIL del terzo trimestre) ma anche le  arie nazioni europee. Italia inclusa.

Lunedì: settore immobiliare USA

Ne momento in cui i tassi di interesse si stanno stabilizzando su livelli particolarmente alti, risultano essere estremamente interessanti i dati macro sul settore immobiliare statunitense. In apertura di settimana, quindi, anche se sono gli unici di una certa rilevanza, assumono un notevole valore i numeri della vendita di case nuove (ottobre) e dell’indice di Dallas di novembre.

Martedì: occhio a Berlino

La giornata vedrà una serie di dati macro che riguarderanno diverse realtà economiche, in primo piano l’Eurozona con il dato M3. Nello specifico, poi, sarà la volta della Germania con l’indice GFK di dicembre. Si passerà, poi, alla Francia (fiducia consumatori di novembre) e all’Italia con la bilancia commerciale extra UE di ottobre. Per quanto riguarda gli USA ancora settore immobiliare sotto i riflettori, con l’S&P Case-Shiller di settembre, l’indice FHFA prezzi case e l’indice Fed Richmond (il primo di settembre, il secondo di novembre) e per chiudere, ancora riferito a novembre, la fiducia consumatori di novembre. 

Mercoledì: inflazione e fiducia dei consumatori

La giornata sarà focalizzata sul Vecchio Continente e sulle singole nazioni che lo compongono. A dare il via sarà la Spagna con i prezzi al consumo di novembre e le vendite al dettaglio di ottobre mentre, per l’Italia saranno attesi i dati della fiducia delle imprese e dei consumatori, entrambe misurate su novembre, dei prezzi alla produzione di ottobre e del fatturato industria di settembre. Per quanto riguarda l'inflazione, invece, sarà Berlino a dover superare la prova attesa con i numeri di novembre. Ma il dato clou, almeno per l’Eurozona, sarà senza dubbio rappresentato dalla fiducia di imprese, consumatori ed economia (novembre). Anche la Gran Bretagna, pur non facendo parte dell’Europa, sarà chiamata in causa. Per Londra, sul tavolo, ci saranno i dettagli dei crediti al consumo e dell’M4 (entrambi di ottobre). A chiudere la carrellata, gli USA e precisamente con i dati settimanali di scorte petrolio e mutui oltre all’importantissimo esame del PIL del terzo trimestre. 

Giovedì: agenda lunga

Quella di giovedì, sarà una giornata particolarmente carica di appuntamenti. A cominciare dall’Asia che, nel Giappone, vedrà ill primo attore ad andare in scena con le vendite al dettaglio e la produzione industriale (entrambi di ottobre) chiudendo, infine, con la fiducia consumatori di novembre. Per l’Europa il ventaglio di scelta sarà ampio. Per la Germania la lista vede: vendite al dettaglio e prezzi import di ottobre oltre al tasso di disoccupazione di novembre. Si passerà, poi, alla Francia con: prezzi al consumo di novembre, prezzi alla produzione e consumi familiari, entrambi di ottobre e, a chiudere il copione parigino, il PIL del terzo trimestre. Ma ce ne sarà anche per l’Italia che alzerà il velo su: prezzi al consumo di novembre, tasso di disoccupazione di ottobre e fatturato servizi del terzo trimestre. Allargando la visuale all’intera Eurozona, invece, l’analisi riguarderà i prezzi al consumo di novembre e il tasso di disoccupazione di ottobre.  Anche dagli USA si prevede un’agenda ricca di impegni: redditi e spese personali oltre al vendita di case in corso (tutti riguardanti ottobre), PMI Chicago di novembre e, per i dati settimanali, stoccaggi gas e richieste sussidi di disoccupazione.

Venerdì: ancora PMI

L’ultima giornata della settimana vedrà al centro della scena le letture definitive PMI manifatturieri di Giappone Cina (Caixin) Usa ed Eurozona (tutti riferiti a novembre). Per gli USA, poi, oltre alle spese costruzioni di ottobre, ci sarà la pubblicazione anche dell’ISM manifatturiero (novembre). Chi segue, invece, le sorti dell’economia tricolore attenderà con ansia i risultati del PIL del terzo trimestre. 

 

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