UN INDICE SOTTO LA LENTE: S&P500

Bruno Nappini Bruno Nappini - 26/09/2023 08:48

S&P500 ANALISI MONETARIA

Il grafico giornaliero di S&P500 evidenzia una enorme forza rialzista che lo ha portato, dai minimi di ottobre 2022 in area 3500, ai massimi di luglio 2023, in area 4600.

Niente e nessuno è riuscito ad arginare l'imponente trend, nè la guerra, nè l'inflazione, neppure i fallimenti di alcune banche ed il default del debito americano paventato nella seconda metà del mese di marzo.

Questo indice è salito forsennatamente mandando in frantumi tantissime convinzioni. Due su tutte: la prima che non si potesse salire con volatilità implicita in aumento e la seconda che non si potesse scendere con volatilità implicita in diminuzione. Bene, dal mese di marzo è avvenuto l'esatto contrario: la volatilità implicita aumentava durante la salita e diminuiva durante la discesa.

Addirittura, chi opera in opzioni ed ha monitorato la catene di opzioni su più scadenze, si sarà accorto delle anomalie di volatilità che avvenivano, durante la salita, in particolare sugli strike Otm del lato put, dove la implicita aumentava e disegnava differenziali di strike in forte Backwardation.

Rosso e verde S&P500 e rosso e blue il Vix.

 

Seguendo costantemente i flussi di denaro all'interno di questo mercato è stato possibile constatare come il prezzo sia sempre stato sostenuto da tantissimi e continui ingressi di posizioni put sotto al prezzo, che dimostravano il forte interesse da parte degli operatori ad entrare sui titoli che ne compongono l'indice, e contemporaneamente riposizionare il rischio sul lato call a strike via via sempre più lontani.

La componente future è stata usata prevalentemente in funzione di ricopertura durante gli eccessi rialzisti mentre durante i fisiologici ritracciamenti, i future venivano alleggeriti.

Attualmente ci troviamo esattamente in una perfetta area di indifferenza dove il maggior numero di derivati, put e call scadrebbero senza valore.

Nell'occasione ho passato al setaccio le tre principali scadenze: la settimanale del 29 settembre, la mensile del 20 ottobre e la più importante delle trimestrali che scade il 15 dicembre.

 

SCADENZA SETTIMANALE DEL 29 SETTEMBRE

Il grafico dei Totali ci mostra una enorme quantità di put a partire da strike 4300 fino ai lontanissimi strike 3200.

E' ben visibile a strike 4400 una enorme quantità di put e call e sopra al prezzo pochissimi contratti.

Il grafico del Differenziale degli ultimi due giorni di scambi evidenzia un grande cumulato di call a strike 4400 e chiusure di put a strike 4450 rollate ben sotto al prezzo a partire da strike 4300 fino a 4000.

La Funzione di Ripartizione ci mostra come la linea orizzontale del prezzo sia perfettamente centrata nel cuore del Crossover fra put e call, ovvero all'interno della classica area di indifferenza.

 

SCADENZA MENSILE 20 OTTOBRE

Anche sulla importante scadenza Ottobre si vede dal grafico dei Totali il grandissimo numero di put posizionate a partire da strike 4400 fino al lontanissimo strike 3300. Tra 4550 e 4450 è ben visibile una area di ricopertura dove put e call si equivalgono e sopra, da 4650, solo call nette.

Il Differenziale delle ultime due settimane di borsa di mostra come gli operatori, nonostante il ribasso di questi giorni, abbiano continuato a riposizionare put a partire da strike 4300 e 4200. Piccole azioni di ricopertura in area 4500 e call in ingresso solo su strike Otm.

Anche qua la Funzione di Ripartizione ci mostra una situazione di sostanziale equilibrio.

 

SCADENZA TRIMESTRALE 15 DICEMBRE

Sulla più importante delle scadenze, la trimestrale Dicembre che chiude l'anno borsistico, il Totale degli Open Interest ci consegna una fotografia ben definita: tantissime call nette a partire da strike 4700 e tantissimi put nette a partire da strike 4300. All'interno di questa area, da 4350 fino a 4650, sono ben visibili le aree di ricoperture composte da put e call sugli stessi strike.

Il grafico del Differenziale delle ultime due settimane ci conferma la pressione ribassista con aumenti di call sopra al prezzo ma, contemporaneamente, gli ingressi di put a partire da strike 4300 fino a 3500 sembrerebbero confermare l'interesse degli operatori verso questo sottostante.

La Funzione di Ripartizione è centrata ed in equilibrio anche su questa scadenza confermando che proprio qua ci troviamo sul Fair Value di prezzo.

 

CONCLUSIONI

Per il momento, i posizionamenti monetari stanno disegnando una situazione di grande equilibrio che potrebbe essere rotta solo da eventi esogeni.

I livelli da monitorare si trovano esattamente in area 4300 e 4200 dove insistono grandissimi cumulati di put che, se toccati dal prezzo, provocherebbero imponenti squeeze per effetto delle azioni di ricopertura che gli operatori del mercato dei derivati sarebbero costretti ad effettuare utilizzando la componente future con ordini condizionati di vendita.

Sul lato rialzista particolare attenzione la rivestono invece i posizionamenti avvenuti negli ultimi giorni a strike 4500 che attualmente è la linea Maginot oltrepassata la quale si assisterebbe, come per le put, alle solite azioni di ricopertura con i future, in questo caso con ordini condizionati in acquisto.

Piccolo appunto sulla Volatilità: fino a che i prezzi non usciranno da questo range, la volatilità rimarrà pressochè stabile e coerente con il denaro posizionato al mercato. Solo la rottura dei livelli potrebbe portare forti scossoni alla implicita prezzata sul mercato delle opzioni da cui deriva l'indice di riferimento, il Vix.

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