Investire sull’obbligazionario con rendimenti del 4%? Diciamoci tutto su ETF, fondi e bond

Salvatore Gaziano Salvatore Gaziano - 24/11/2021 13:15

Investire sull’obbligazionario non è una tranquilla passeggiata di salute come alcuni risparmiatori pensano.

Sulla LetteraSettimanale.it (la newsletter settimanale irriverente di SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente) ho provato a fare il punto anche pubblicando un video disponibile all’indirizzo obbligazionario.soldiexpert.com poiché mi scrivono spesso risparmiatori che mi chiedono come ottenere un rendimento decente senza rischi.


 

Un 3, 4 o 5% di cedole annue senza tanti pensieri e sbattimenti o rischi. Alcuni dicono che hanno in portafoglio dei BTP da questi mitici oramai rendimenti oppure che hanno visto degli ETF (o magari fondi cedolosi) descritti magari dagli imbonitori di turno che per attirare iscritti sarebbero pure disposti a raccontare che lanciarsi senza paracadute dall’aereo provoca una bellissima sensazione iniziale (omettendo di raccontare l’impatto finale sulla terra).

Chi in questi giorni sta vedendo le peripezie delle obbligazioni in lira turca da molti risparmiatori acquistate (e collocatori suggerite) perché pagavano una bella cedolona del 9,5% annuo sa probabilmente di cosa si parla.

Nel grafico sottostante è possibile vedere l’andamento di un bond Bei con scadenza 3 ottobre 2024 che pur pagando questi super rendimenti per effetto della fortissima svalutazione della valuta ha fatto perdere oltre il 50% (cedolone comprese) ai suoi sottoscrittori.


 

Stamane il rendimento di un titolo di Stato turco decennale ha raggiunto un valore del 22% ed è quindi al massimo storico raggiunto durante la crisi valutaria turca nell'agosto 2018. A quel tempo, però, il cambio della valuta era di 6,50 lire per dollaro e quindi di oltre il 50 per cento al di sotto del livello attuale.

E a proposito di obbligazioni invece “avare” resta sotto quota 100 il bond emesso dalla Repubblica dell’Austria lo scorso anno con scadenza 2120! Un vero Matusalem Bond.

È quotato anche sulla Borsa Italiana al Mot (codice Isin AT0000A2HLC4) e paga una cedola annuale dello 0,85% lorda. Nelle ultime settimane, è tornato sotto il valore nominale, ovvero 100, dopo che lo scorso anno abbiamo visto investitori strapparselo di mano a 140. Una bella batosta e potrebbe non essere finita considerando che un rendimento nominale dello 0,85% non copre oggi nemmeno la metà dell’inflazione prevista da qui al prossimo decennio.

Per questo motivo sull’obbligazionario, abbiamo preparato con gli altri consulenti finanziari indipendenti di SoldiExpert questo video di approfondimento dove ho provato a raccontare, senza omettere nulla, la reale situazione, poiché ricevo spesso email o considerazioni curiose sul tema da risparmiatori che, purtroppo si fanno abbagliare da chi racconta loro che “gli asini volano” ed è possibile ottenere “rendite periodiche senza grandi sforzi” comprando l’Isin giusto.

Il mondo (e non solo quello obbligazionario) è oggi un pochino più complicato e le anime troppo semplici rischiano di essere spennate, diceva il mio parroco.

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Articolo a cura di Salvatore Gaziano
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