Il mercato azionario italiano sembra poter essere impostato positivamente nel medio-lungo termine. Dopo il drammatico inizio d’anno e l’altrettanto violenta discesa che ha accompagnato le quotazioni fino a metà febbraio realizzando un minimo sul livello 15.770, l’indice FTSE/MIB ha reagito con forza arrivando a testa l’importante resistenza posta a quota 19.000 punti.
Nonostante il successivo ritracciamento fosse quasi obbligato, i prezzi si sono mantenuti ben lontani dai precedenti minimi e, con tutta evidenza, se ne sono creati addirittura due crescenti, grazie ai quali è possibile abbozzare una trendline ascendente.
Il grafico riportato nella Figura 1 è molto tecnico e (apparentemente) di facile interpretazione: oltre alla già citata resistenza a 19.000 e al doppio minimo crescente, risulta essere in corso di formazione un triangolo di inversione rialzista, così come l’indicatore Macd sta effettuando un incrocio positivo.
A parte le consuete fasi di lateralità più o meno prolungate, non crediamo ci possano essere altri possibili scenari, a meno che non venga violato al ribasso il supporto di 16.780, a causa del referendum sulla Brexit o della continua incertezza sul sistema bancario italiano.
Dal punto di vista operativo, è comunque necessario mantenersi molto disciplinati nel rispetto dei livelli di analisi tecnica (tra l’altro identici su timeframe differenti, orario, giornaliero e settimanale) ed aspettare il timing più opportuno: la volatilità è ancora piuttosto alta, così come è fortemente diminuita la correlazione tra i principali mercati finanziari.
FIGURA 1 - Grafico daily dell'indice FTSE/MIB
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