Quali sono gli argini in grado di contenere il mercato?

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 06/04/2016 14:40

La persistente successione di "candele nere", a fronte di una discesa soltanto contenuta, ha confermato la natura distributiva delle ultime settimane: l'indice MIB ha ribadito con decisione la sua triste condizione di peggior indice al mondo - perlomeno fra le prime 25 piazze per capitalizzazione - precipitando complessivamente del 10% nelle ultime tre settimane. L'aspetto rimarchevole è che, nonostante il tonfo di ieri e il ridimensionamento recente, non si formalizzi alcuna capitolazione, secondo i parametri oggettivi da tempo adottati; e questo è significativo, alla luce di quanto detto ieri a proposito del setup che ha contraddistinto le ultime sedute (aperture in gap down e chiusure inferiori alle aperture).

Lo stesso Landry TRIN Reversal tarda a manifestarsi. La media a 3 giorni del noto indicatore di ampiezza continua a puntare verso l'alto, rimandando l'appuntamento con il segnale del possibile (temporaneo?) esaurimento del ribasso. Su questo aspetto abbiamo due osservazioni da proporre; 1) la capacità del Landry TRIN Reversal di anticipare consistenti rialzi è andata scemando, come si può rilevare esaminando gli ultimi quattro episodi registrati; 2) a riprova della fragilità del nostro mercato, si ricordi come il giovedì scorso, che pur a febbraio ha intercettato il minimo, è stato bellamente ignorato.

In termini relativi esamineremo nel Rapporto Giornaliero di oggi le prospettive di ulteriore sottoperformance da parte della borsa italiana. In termini assoluti questa mattina vedremo quali possano essere gli argini in grado potenzialmente di contenere la caduta delle quotazioni.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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