Il giocattolo si è rotto e abbisogna di riparazioni

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 06/02/2018 14:46

Quello di ieri a Wall Street, si che è stato un bagno di sangue. Un'esperienza per certi versi unica. Un vero e proprio flash crash, inizialmente indotto dal rialzo dei tassi di interesse, ma poi autoalimentatosi per l'intervento di fattori tecnici. Conforta il ripristino della correlazione diretta fra rendimenti dei Treasury, alla fine in ripiegamento, e sell-off dello S&P500, sceso ai livelli di due mesi fa. Un sacrificio superiore al trilione di dollari, che ha spazzato via l'entusiasmo e la tracotanza dei Tori (noi inclusi) delle ultime settimane.

Dunque si spezza la sequenza di sedute senza una formale correzione del 5%. L'esperienza vissuta dall'indomani del referendum britannico di giugno 2016, all'altro ieri; risulta la seconda più prolungata della storia. Per pochi giorni, è sfuggito il miglioramento del record del 1958-59. Per quello che conta, quando si sono interrotte le cinque esperienze bullish più prolungate della storia, Wall Street si è migliorata dopo un mese soltanto nel 60% dei casi; in tutti i casi, dopo quattro mesi e mezzo: mediamente, dell'8%. Ciò suggerisce la concreta probabilità che, nel breve periodo si assista ad un consolidamento che non esclude ulteriori minimi: e, d'altro canto, nell'ambito del corrente bull market, se prendessimo in esame tutti i casi di correzione superiore al 7% in altrettante sedute; ci accorgeremmo che il mercato azionario USA si è collocato su livelli superiori a distanza di cinque settimane, in una sola occasione su quattro.

L'idea dunque è che il minimo ciclico di ieri, coinciso con una scadenza del Delta System possa favorire una reazione verso l'alto, al pari di quanto occorso nel 2010 in occasione del precedente flash crash; tuttavia, il giocattolo si è rotto e ora abbisogna di riparazioni: che richiederanno qualche settimana. Due sono le condizioni qualitative per un ritorno al percorso di crescita da cui siamo usciti: un deterioramento del sentiment e un ritorno ai deflussi netti dal mercato, dopo il boom delle recenti settimane. Sotto il primo profilo conforta la lettura depressa del CNN Fear&Greed di ieri, ma irritano gli inviti alla freddezza provenienti da più parti. Sotto il secondo profilo, non potremo che vedere fra una settimana se la capitolazione del mercato, avrà trovato effettivo riscontro in un disimpegno convinto degli investitori.



Gaetano Evangelista
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