Indici europei: analisi operativa Candle Model

Giacomo Moglie Giacomo Moglie - 13/10/2016 14:08

Indici europei inermi – da un paio di settimanale a questa parte – rispetto alle possibilità di guadagnare nuovo spazio grafico al rialzo.
Una condizione − quella degli indici europei – in cui indicazioni rialziste settimanali, non di rado, coabitano con indicazioni ribassiste/di debolezza di breve; quando invece non osta tale antagonismo, non scatta l’abbrivio ascendente, che pure avrebbe idonea segnaletica.
Andiamo a scattare la fotografia della segnaletica in quadro settimanale e giornaliero degli indici, adoperando l’approccio di una panoramica trasversale in ciascuno dei due orizzonti temporali indicati.

QUADRO SETTIMANALE DEGLI INDICI EUROPEI

Dax, Eurostoxx 50 e Ftse Mib sono interessati formalmente da una proposta (Trend/segnale) rialzista che per l’indice tedesco, il più robusto dei tre graficamente parlando, risale al 27 luglio 2016, mentre gli altri due indici, dopo l’annullamento – a fine settembre − della precedente ipotesi rialzista, ne hanno prodotta una nuova, a stretto giro, si potrebbe dire, il 4 ottobre  (per il Ftse Mib)  ed il 6 ottobre (per l’Eurostoxx 50), per mano di un Modello denominato di InverTrend, in cui le rispettive protezioni del Modello si attestano appena al di sotto dei minimi di fine settembre.
A distanza di talune sedute – per il Ftse Mib e l’Eurostoxx 50 – e di due mesi e mezzo – per il Dax – le quotazioni degli indici si aggirano in prossimità dei livelli da cui è scaturita l’ultima proposta rialzista settimanale, ancora in corso; il trascorrere del tempo in questa situazione  di sostanziale stallo finisce per alimentare la ricerca di riferimenti maggiormente dinamici, che colgano con maggiore solerzia gli input direzionali di limitata aspirazione che contraddistinguono questa fase, con lo scopo di assegnare talora consistenza piena all’indicazione direzionale (Trend/segnale) settimanale, talaltra intensità minima.
Intanto, per l’osservazione di questo fine di ottava, senza capacità di portarsi sopra i massimi già visti nella frazione trascorsa, il quadro settimanale dei tre indici entrerebbe in monitoraggio per una possibile revisione dell’indicazione rialzista settimanale in corso.

 
Indici Dax, Eurostoxx 50 e Ftse Mib: grafico settimanale – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
 
QUADRO GIORNALIERO DEGLI INDICI EUROPEI

La spia e il riflesso – al contempo – di una condizione di costrizione dei prezzi dentro un range di periodo sono dati dalla ormai frequente alternanza delle indicazioni direzionali di breve, spesso in opposizione rispetto alle intenzioni direzionali di più largo raggio (in questo caso settimanali). E’ quanto si sta vedendo nelle ultime settimane anche negli indici europei, dove il Trend/segnale giornaliero offre proposte di apprezzamento alle quali subentrano ben presto quelle di debolezza.
La fotografia attuale del quadro giornaliero dei tre indici qui osservati in effetti rileva al momento una indicazione di debolezza, da martedì 11 ottobre su Dax ed Eurostoxx 50 (per entrambi per mano di un Modello di OuTrend ribasista, rispettivamente da 10577 e 3020), mentre il Ftse Mib stamane ha abdicato nuovamente alla sua ipotesi rialzista di breve, anche se una chiusura sotto i 16250 – e sopra i 15900 − non mancherebbe di lasciare attiva l’osservazione per riconoscere eventuali tentativi di ripartenza.
In linea generale, per tutti e tre gli indici europei, lo spazio grafico in cui si è incanalata la pressione ribassista in apertura di venerdì 30 settembre va osservato in quanto idoneo ad organizzare qualche interesse rialzista di breve, pena la rivisitazione in debolezza dei minimi di fine settembre, che coinciderebbe con un cambio di view verso la debolezza anche delle aspirazioni settimanali sugli indici.
 
 
Indici Dax,  Eurostoxx 50 e Ftse Mib: grafico giornaliero – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Visual Trader
 
Un quadro generale dunque quello degli indici europei in cui il trascorrere del tempo non gioca in utilità per lo scenario rialzista settimanale, mentre va data maggiore considerazione alle indicazioni intraday (a 4 ore e orarie) per navigare con maggiore efficacia nel range di periodo ed intercettare gli innesti in movimenti di più ampio respiro.
 

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