Dopo una certa resilienza propria, l’Euro ha ceduto il passo alla forza del Dollaro, sconfinando nell’area sottostante 1,11. Qualche segnale di stabilizzazione della discesa, da correlare ad altri indizi per intercettare le intenzioni direzionali del cambio.
In chiave di correlazione, merita uno sguardo anche il Dollar Index in questa fase, per intercettare eventuali marce indietro del Biglietto verde.
Scattiamo la consueta fotografia con l’analisi Candle Model del quadro giornaliero e settimanale dell’Eur/Usd, stante il fatto che i parametri del più ampio quadro, quello mensile, rimangono invariati: moderatamente ribassista da un Modello (StopTrend) in corso da metà aprile 2016, da 1,1275, con stop – e contestuale revisione rialzista – a 1,1370. Prossima osservazione sul finire di ottobre.
QUADRO SETTIMANALE I parametri di fondo rimangono sostanzialmente invariati anche nel quadro settimanale dell’Eur/Usd, rispetto alla indicazione (Trend/segnale) settimanale ribassista elaborata il 23 agosto, a 1,1304 (vedi report precedenti).
La dinamica vista venerdì 7 ottobre, che ha visto una discesa sotto 1,1120 (il precedente target ribassista, di prima istanza) con rientro serale in prossimità di 1,12, aveva restituito una candela settimanale coerente con la configurazione di un Modello di reazione (un InverTrend) che tuttavia non abbiamo inteso avallare vista la compresenza di numerosi indizi di segno contrario, come la mancanza di qualsivoglia indicazione coerente sul Dollar Index (long su tutta la linea, in quel frangente), così come la presenza di marcati indizi di attrattività – al ribasso – intestati al livello di 1,1213: questi ed altri indizi hanno richiesto il conforto di ulteriori elementi, poi non arrivati, per poter addivenire ad una variazione della lettura operativa sull’Eur/Usd settimanale e giornaliero, come vedremo tra un attimo.
Il tutto è confluito in un sentore di stabilizzazione, semmai, che il successivo passaggio in debolezza di 1,1104 (martedì 10/10) ha prontamente rimosso, con l’annessa implicazione di un avvicinamento a 1,1280 dello stop protettivo (e revisione al rialzo) collegato all’indicazione di debolezza settimanale in corso.
Ma un altro elemento si aggiunge nel taccuino tecnico della nostra osservazione Candle Model dell’Eur/Usd in quadro settimanale, inerente al fatto che lo spazio grafico tra 1,0910 e 1,1083, già marchiato dalla veemente debolezza del dopo referendum sulla Brexit, è stato terreno di ripartenza rialzista nell’ultima decade di luglio. Si tratta di verificare se emergano indizi utili a supporto di un altro tentativo di ripartenza, a questo punto, in alternativa alla prosecuzione del percorso ribassista, altrimenti atteso.
Detto questo, la prima osservazione che verrà esperita nel quadro settimanale sarà domani 14/10, in chiusura di ottava, quando un epilogo sopra 1,1060/1,1075 aggiornerebbe con tutta probabilità la lettura operativa sul cambio, quanto meno in archiviazione della corrente indicazione ribassista.
Per la chiusura di settimana, uno sguardo in chiave di correlazione andrebbe dato anche al Dollar Index, che se in epilogo di ottava sotto 97,40 potrebbe apportare già qualche revisione nella lettura operativa del Biglietto verde, in concreta rilevanza anche per l’Eur/Usd.
Cambio Eur/Usd: grafico settimanale – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Marketscope 2.0 – FXCM Italia QUADRO GIORNALIERO
Rispetto al nostro ultimo aggiornamento di mercoledì 5 ottobre, venerdì 7 è affiorato un primo indizio degno di considerazione, dovuto al passo lesto con cui il cambio ha risalito la china nella seconda parte di giornata, rimontando praticamente tutto il terreno perso sotto 1,12 per mano dei ribassisti.
Anche qui, la formale indicazione di apprezzamento intervenuta in finale di seduta di venerdì 7 ottobre ha subito il veto degli indizi prima commentati, lasciando in carreggiata l’indicazione operativa di debolezza nel quadro giornaliero. La rotta non abbandonata verso 1,11 ha successivamente fatto chiarezza, sino ad oggi alle 15:00 quando invece a 1,1031 è giunta a formazione una configurazione utile per l’uscita dall’indicazione short di breve, quanto meno in veste sospensiva, come iniziale copertura al rialzo in veste più ortodossa.
A questo punto, fermo restando che il ripristino dell’indicazione ribassista di breve vi sarebbe solo sotto 1,0910, mentre sopra c’è spazio per iniziali pretese di recupero, il quadro intraday a 8 ore offre un aiuto in più per scrutare le intenzioni direzionali del cambio, magari ad integrazione e parziale assistenza della view operativa giornaliera sul cambio.
Cambio Eur/Usd: grafico giornaliero – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Marketscope 2.0 – FXCM Italia QUADRO INTRADAY (8 ORE) Terminando la nostra disamina nel quadro intraday, visto su candele ad 8 ore, la configurazione di un InverTrend rialzista che ha preso forma oggi alle 15:00 si presenta come bussola utile per orientarsi nell’intraday, che volgerebbe ribassista a questo punto appena sotto 1,0985, minimo odierno.
Cambio Eur/Usd: grafico intraday a 8 ore – Trend/segnale in corso − fonte grafico: Marketscope 2.0 – FXCM Italia